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ESCLUSIVA MP – L’Udinese sta pensando di presentare domanda per l’U23: tutti i dettagli

L’Udinese sta pensando di presentare la propria domanda di iscrizione per la seconda squadra in Serie C: l’idea del club friulano.

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Udinese, c’è l’idea Under 23: tutti i dettagli

Storicamente, l’Udinese ha sempre avuto un occhio di riguardo verso il proprio settore giovanile. Nonostante l’ultima stagione sia stata complicata, con la retrocessione dell’U20 nel campionato Primavera 2, la società friulana continua a dimostrare di credere fortemente nella crescita dei propri talenti. Negli anni, il club bianconero ha spesso valorizzato giovani provenienti dal vivaio o scovati attraverso la propria rete di scouting internazionale, confermandosi come una realtà capace di lanciare calciatori verso il grande calcio.

La novità: seconda squadra in arrivo?

Proprio in questa ottica, la società sta valutando una mossa di grande impatto: la presentazione della domanda di iscrizione per la seconda squadra in Serie C. Secondo quanto appreso in esclusiva dalla redazione di MondoPrimavera, l’Udinese potrebbe dunque diventare il prossimo club a seguire l’esempio della Juventus – la prima a compiere questo passo nel 2018 – e a unirsi a un gruppo che oggi comprende anche Atalanta, Inter e Milan (quest’ultimo attualmente ripartito dalla Serie D con il Milan Futuro).

L’eventuale iscrizione dell’Udinese andrebbe a rafforzare ulteriormente la presenza delle seconde squadre nel calcio professionistico italiano, offrendo nuove opportunità di crescita ai giovani calciatori del vivaio e riducendo il salto tra il campionato Primavera e la Serie A. Sarebbe un passo significativo non soltanto per i ragazzi del settore giovanile bianconero, ma anche per tutto il movimento, che vedrebbe un’ulteriore dimostrazione di fiducia nel modello delle squadre U23.

Il regolamento sulle U23

C’è però un aspetto regolamentare che inevitabilmente dovrà essere affrontato. Ad oggi, il regolamento prevede che ci sia soltanto una seconda squadra per girone in Serie C. Ma con l’eventuale ingresso dell’Udinese – e chissà, con un possibile ritorno del Milan Futuro in terza serie in caso di promozione o ripescaggio – diventerebbe inevitabile permettere la coesistenza di più squadre B nello stesso raggruppamento. Una modifica normativa che aprirebbe nuovi scenari e darebbe vita a sfide inedite tra seconde squadre di club di Serie A.

L’idea, ancora in fase di valutazione, conferma la volontà dell’Udinese di investire con decisione sui propri giovani e di creare un percorso formativo più lineare e competitivo. Un segnale importante per tutto il calcio italiano, sempre più chiamato a puntare sulla valorizzazione dei talenti di casa.

L’esempio Palma: i giovani lanciati dall’Udinese

Senza andare troppo a ritroso nel tempo, nelle ultime stagioni l’Udinese ha spesso fatto ricorso ai prodotti del proprio vivaio. L’esempio più recente è quello del giovane Matteo Palma, difensore centrale classe 2008 che ha già fatto l’esordio tra i grandi – in Coppa Italia – ed è aggregato alla prima squadra bianconera. C’è poi il caso di Simone Pafundi, che nell’Udinese ha mosso i suoi primi passi in Serie A e attualmente sta cercando maggiore spazio in cadetteria con la maglia della Sampdoria.

E la situazione riguardante David Pejicic, che ha recentemente salutato il Friuli per far ritorno in patria. Dopo un lungo stop per infortunio, in un anno complicato per la Primavera bianconera, il trequartista e la società hanno scelto il prestito al Maribor come soluzione per rilanciare il suo talento. Con una seconda squadra già attiva, probabilmente, il giocatore sarebbe rimasto a Udine.

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