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Tarantino: “A Interello si cresce da Inter: talento, appartenenza e futuro con l’Under 23”
Massimo Tarantino, direttore del settore giovanile dell’Inter, ha raccontato le strategie e la filosofia portata avanti nel vivaio nerazzurro.

Il mondo Inter raccontato da Tarantino: parla il direttore del settore giovanile
Non soltanto l’allenatore Benny Carbone, tecnico della Primavera dell’Inter, e il giovane centrocampista Filippo Cerpelletti. Tra i protagonisti della rubrica curata da Radio TV Serie A, “È sempre Primavera”, è intervenuto anche Massimo Tarantino, direttore del settore giovanile nerazzurro. Tantissimi i temi e gli argomenti affrontati da Tarantino, che ha parlato della filosofia e del metodo di lavoro nel vivaio, della prima stagione dell’Under 23 e delle strutture. Di seguito le sue dichiarazioni.
Le parole di Tarantino
Sulle strutture: “Il centro sportivo al momento risponde a tutto ciò che serve a un club come l’Inter per sviluppare i propri talenti. All’interno di Interello abbiamo la seconda squadra e la prima squadra femminile, quindi abbiamo bisogno di nuove strutture per permettere agli staff di lavorare nel miglior modo possibile”.
Sul settore giovanile: “Quando lavori in prima squadra hai bisogno di produrre risultati nell’immediato. Con i ragazzi devi ragionare sul talento e immaginarti il percorso. Non conta tanto la performance momentanea, ma hai un arco temporale molto più lungo che richiede pazienza. Il percorso in un settore giovanile è di circa dieci anni, è un processo che non si può accelerare”.
Su Benny Carbone: “Ha già fatto un percorso che lo ha proiettato a bei livelli. Non ha mai nascosto la passione per l’Inter, quindi si è creata la condizione per riportarlo in famiglia. Ha accettato la sfida con piacere, senza pensare alla categoria. Siamo molto contenti del suo lavoro, quest’anno ha una sfida a un livello più alto, cioè la Primavera in una stagione anche con dinamiche nuove legate all’Under 23”.
Sull’Under 23: “Fortemente voluta dalla proprietà. Si tratta di un’opportunità che noi addetti ai lavori abbiamo sostenuto in tutti questi anni. Al sistema italiano manca una squadra cuscinetto tra Primavera e prime squadre e come Inter abbiamo la fortuna di poterla sperimentare. Siamo molto contenti perché ci rendiamo conto che i ragazzi dell’U20 dello scorso anno stanno completando la propria formazione grazie appunto alla squadra interna. È un grande vantaggio”.
Su Handanovic: “Siamo molto contenti di lui e del nostro parco allenatori. L’Inter ha una tradizione di coinvolgere molti ex giocatori all’interno del progetto del settore giovanile. Ci sono tante figure che hanno già vissuto Interello in passato e che oggi fanno parte degli staff. Questo per noi è motivo di orgoglio perché significa sviluppare appartenenza. Chi vive l’Inter rimane legato e può trasferire agli atleti cosa significa questo club”.
Sulla Primavera: “Più sali di categoria, più anche la competizione è importante. Quando parliamo di Primavera vincere un titolo fa piacere, perché siamo già vicini al calcio degli adulti. Ci siamo riscattati un po’ della sconfitta in semifinale dell’anno precedente, e siamo stati ripagati con una bellissima stagione. La proprietà ci chiede di generare valore tecnico ed economico tramite i nostri ragazzi”.
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