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L’importanza dell’SGS, Tisci: “Non c’è futuro nel calcio se non si parte dai ragazzi”

Il Presidente Vito Tisci spiega l’importanza del Settore Giovanile FIGC: educazione, valori e futuro del calcio partono dai giovani.

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Vito Tisci SGS
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Il Presidente Vito Tisci spiega l’importanza del Settore Giovanile FIGC: educazione, valori e futuro del calcio partono dai giovani

Nel grande affresco del calcio italiano, c’è una base silenziosa ma imprescindibile su cui si regge l’intero sistema: il Settore Giovanile e Scolastico (SGS) della FIGC. Una realtà spesso nascosta sotto i riflettori del calcio professionistico, ma che rappresenta la linfa vitale del movimento sportivo nazionale. A ribadirlo con forza è stato Vito Tisci, Presidente del Settore, che ha sottolineato il ruolo strategico di questa struttura nel panorama calcistico italiano.

Vito Tisci SGS

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Il battito del movimento

“L’SGS è il cuore pulsante del movimento”, ha dichiarato Tisci, evidenziando come la capillarità dell’organizzazione non sia solo un vanto, ma un’opportunità concreta per migliaia di giovani. Le società dilettantistiche, le scuole calcio, gli educatori e i tecnici rappresentano il primo passo nel percorso formativo di ogni calciatore, molto prima delle luci della ribalta. “La sua capillare organizzazione rappresenta un’opportunità cruciale per i giovani”, ha aggiunto il Presidente, sottolineando il valore sociale oltre che sportivo del settore.

Valori prima del talento

Ma l’obiettivo dell’SGS va ben oltre la sola ricerca del talento. È una missione educativa, formativa, umana. “Il vero obiettivo non è solo migliorare il talento, ma insegnare il rispetto delle regole, la collaborazione fra compagni, il fair play”, ha spiegato Tisci. Un messaggio chiaro: il calcio non può essere solo una vetrina di prestazioni, ma deve restare una scuola di vita. I valori trasmessi sul campo diventano così strumenti fondamentali per la crescita della persona, prima ancora che dell’atleta. Un investimento sul futuro che non si misura solo in trofei, ma in cittadini migliori.

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Le fondamenta del sistema

Il calcio italiano, afferma Tisci, non può prescindere dal lavoro quotidiano e silenzioso di chi opera alla base. “Non c’è futuro nel calcio se non si parte dai ragazzi, non c’è talento se non ci sono educatori e società che in silenzio, ogni giorno, aprono i cancelli del proprio centro: è lì che inizia tutto”. Una dichiarazione che mette in luce quanto il sistema calcistico dipenda dalla dedizione di chi lavora lontano dai grandi stadi, ma più vicino alle esigenze formative dei giovani.

La spinta che parte dal basso

“Si tratta della base della piramide, ma che rappresenta anche la spinta più forte del sistema”, ha concluso Tisci, richiamando l’attenzione su quanto sia fondamentale investire nei primi passi dei calciatori, affinché possano crescere in ambienti sani, stimolanti e ricchi di valori. In un momento storico in cui il calcio vive profonde trasformazioni, il messaggio dell’SGS è una bussola che indica la direzione giusta: ripartire dai ragazzi, costruire sulle fondamenta della passione, dell’educazione e della formazione. Perché senza base, ogni vertice è destinato a crollare.

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