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La Roma accelera sul progetto Next Gen: l’idea dei Friedkin e il nodo stadio

La Roma prepara la sua squadra B: debutto previsto in Serie C entro due anni per valorizzare il vivaio e trattenere i talenti.

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La Roma prepara la sua squadra B: debutto previsto in Serie C entro due anni per valorizzare il vivaio e trattenere i talenti

Dopo l’esempio virtuoso di Juventus, Atalanta, Milan e presto anche dell’Inter, la Roma si prepara a seguire la stessa strada: la creazione di una seconda squadra da iscrivere al campionato di Serie C entro i prossimi due anni è ormai diventata una priorità strategica per la società giallorossa. Non si tratta più solo di un’idea a lungo accarezzata, ma di un progetto concreto su cui la dirigenza, con in testa i Friedkin, è intenzionata a investire seriamente per valorizzare il settore giovanile e trattenere i migliori talenti.

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Riorganizzazione del vivaio: nuovi volti e ritorni eccellenti

I segnali che arrivano da Trigoria indicano un vero e proprio riassetto del comparto giovanile. Marco Albergati, responsabile dello scouting dal 2019, è stato fatto uscire dal progetto, mentre stanno emergendo nuove figure di riferimento: Roberto Vichi e Gianmarco Migliorati, provenienti dal settore femminile della Roma, sono in pole position per guidare l’area tecnica della futura squadra B. Un altro indizio significativo è il ritorno in giallorosso di Federico Guidi. L’allenatore, reduce da un’esperienza nelle giovanili del Milan, ha rifiutato diverse proposte dalla Serie C: la scelta sembra legata proprio all’imminente avvio del progetto Roma Next Gen.

Un mercato orientato alla Serie C

Anche le recenti operazioni di mercato rafforzano l’ipotesi dell’imminente nascita della seconda squadra. I giallorossi hanno ingaggiato Antonio Arena e Romero Corredera, due giovani con esperienze pregresse in Serie C tra Italia e Spagna. Un segnale chiaro: la Roma sta iniziando a costruire un organico già tarato per affrontare un campionato professionistico e competitivo, senza improvvisazioni.

Un investimento sostenibile: i numeri del progetto

Il piano economico predisposto dal club prevede un investimento iniziale tra i 15 e i 20 milioni di euro, con un costo di gestione annuale stimato intorno ai 3 milioni. Una cifra contenuta e sostenibile, soprattutto considerando che tra un anno verranno meno alcune restrizioni imposte dalla UEFA, rendendo più flessibile la gestione delle seconde squadre. I Friedkin sembrano determinati a fare della Roma Next Gen una leva fondamentale per la crescita del club.

Roma esultanza

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Il nodo stadio: dove giocherà la Roma Next Gen?

L’unico vero ostacolo al momento è di natura logistica: la sede delle partite casalinghe. Né il centro sportivo di Trigoria né lo stadio Tre Fontane rispettano i requisiti necessari per ospitare partite di Serie C. Due le ipotesi al vaglio della società: il Francioni di Latina e l’Anco Marzio di Ostia. Entrambi sono impianti a norma e relativamente vicini a Roma. Sono escluse altre opzioni più complesse o irrealizzabili: l’Olimpico non è praticabile per motivi logistici e di costi, il Flaminio è ormai in stato di abbandono, mentre il futuro stadio di Pietralata, ancora in fase progettuale, non prevede una struttura destinata alla seconda squadra.

Una svolta attesa per trattenere i talenti

L’introduzione della Roma Next Gen rappresenterebbe una svolta fondamentale per evitare l’emorragia di giovani promesse che, una volta uscite dal vivaio, spesso si perdono nei meandri del professionismo o finiscono per esplodere altrove. Con una seconda squadra in Serie C, la Roma potrà garantire ai propri talenti un percorso di crescita graduale ma competitivo, inserito pienamente nella struttura tecnica e identitaria del club.

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