Il calcio dei grandi
Noa Lang, un “ingestibile” per il Napoli. Perché Conte lo vuole? Quel dato con Vinicius…
Il Napoli ha ormai quasi definito l’acquisto dell’olandese, un talento irrequieto per Conte

Forse un giorno lo studieranno, ma quando un giocatore entra nello spogliatoio con Antonio Conte esce rinato. Entra nella testa dei suoi ragazzi come se fosse uno scienziato e riesce a far rispondere tutti ai suoi comandi. Quasi come se avesse a che fare con dei robot. Ma non è così. Il tecnico del Napoli ha dimostrato negli anni di saper utilizzare le parole giuste, sa comunicare, è un uomo esigente ma anche empatico, capace di creare gruppi forti e coesi dal nulla. E la Nazionale del 2016 ne è un esempio: povera di qualità, ma ricca dentro. E ora con i partenopei potrebbe toccargli una nuova sfida: la gestione di Noa Lang (presto un nuovo giocatore azzurro per 25 milioni più cinque di bonus). L’attaccante olandese non è certo uno timido e parla il suo curriculum
I problemi con Ten Hag e gli sfoghi al Bruges
In campo a volte Noa Lang è “anarchico”, pensa più alle proprie giocate che alla squadra. E Ten Hag lo ha dovuto allontanare dall’Ajax proprio a causa della difficoltà nel gestirlo. “Devi stare zitto e ascoltarmi. Devi fare quello che ti dico, è la nostra partita non la tua partita”, questa è una delle più grandi sfuriate che il tecnico ha avuto con l’olandese, prima della definitiva rottura. Ma il suo carattere non è cambiato neanche altrove e ne sanno qualcosa in Belgio. Al Bruges è stato uno degli amici più fedeli di Charles De Ketelaere, ma in campo non ha risparmiato nessuno. Dopo una rimonta subita dal Cercle Brugge nello spogliatoio ha scatenato tutta la sua ira contro i compagni di squadra. E in una squadra in cui si cerca tranquillità ed equilibrio avere un calciatore focoso ti porta spesso a scottarti.
NOA LANG KAPITEIN EN EEN BEETJE RAP. #CERCLU pic.twitter.com/kqwqPbt2dV
— BritseBruggeling🇬🇧 (@wabma3) February 19, 2023
Noa Lang, un “trouble” per Conte: missione sergente
In Olanda in nazionale lo chiamano “Trouble“, ossia problema. Lo sanno anche loro, lo conoscono e hanno imparato a controllarlo. La sua testa ha spesso ingabbiato il suo talento, che è tanto. Conte ha osservato più i suoi sprazzi di qualità e le sue giocate rispetto al resto. Per la sua gestione ci penserà in un secondo momento. Non è certo il tipo di allenatore che si fa intimorire da un calciatore un po’ sopra le righe. E qui scatta la sua missione: renderlo maturo e consapevole dei propri mezzi. Nessuno meglio di Antonio. E il materiale a disposizione promette bene.
Parlano i numeri, l’olandese dietro solo a Vinicius
Noa Lang non è un bomber, ma ha sempre avuto un bel feeling con la porta avversaria. Qualche volta si specchia troppo e ama divertirsi con giocate “inutili”, ma quando si accende e decide di risolvere la partita sa farla. L’ala olandese è un classe 1999 e con Conte spera di fare il salto definitivo. Nell’ultima stagione ha realizzato 25 gol+assist, un bel bottino e al Napoli potrebbe sia agire da esterno d’attacco sia da seconda punta. E gli azzurri hanno bisogno di più soluzioni, viste le numerose competizione a cui dovranno far parte, rispetto allo scorso anno. Tra i tanti dati positivi di Noa Lang, uno che balza all’occhio è la sua conduzione verso la porta, la stessa di Vinicius, con una conversione di tiri anche più alta (come riportato dal match analyst Nicolas Cariglia). Tutto materiale per il Sergente Antonio, che avrà nelle proprio mani un talento da educare.
Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook