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Dalla retrocessione in Serie D al possibile ripescaggio: Milan, quale sarà il tuo… Futuro?
Il Milan Futuro corona un’annata disastrosa perdendo il playout. Lo spettro della Serie D aleggia, ma c’è la possibilità di un possibile ripescaggio?

“Milan Futuro” o già passato? Con la Serie D si aprono scenari inquietanti
L’Under 23 farà ancora parte del “Futuro” del Milan o si tratta già di una parentesi da considerare passata? Dipende dal punto di vista dal quale si analizza quella che a tutti gli effetti rimane una debacle. I rossoneri retrocedono in Serie D dopo un solo anno di Serie C, perdendo nella doppia sfida ai playout contro la Spal. Una caduta tanto inattesa quanto inspiegabile… o forse no. Dalla gestione del gruppo ai cambi di guida tecnica, alcune crepe cominciavano ad intravedersi sulle colonne portanti di un progetto che sta già pericolosamente scricchiolando. Ripercorriamo dunque l'”annus horribilis” dei ragazzi di Oddo, provando a delineare una strada da tracciare per l’avvenire.

Francesco Camarda
Confusione dentro e fuori dal campo
Partiamo da un primo dato che ci aiuta a delineare il profilo di un tracollo senza precedenti. La continua spola tra Primavera, Serie C e prima squadra di alcuni giovani talenti rossoneri ha tolto profondità e consistenza al gruppo squadra. Gli esempi sono tanti: su tutti, possiamo citare Alex Jimenez, tremendamente decisivo in Coppa Italia Serie C e per la prima parte della stagione titolare inamovibile per Bonera; con Conceicao però, si aprono prospettive di prima squadra e il classe 2005 non scenderà più al piano terra, rimanendo in pianta stabile con i grandi.
Un trattamento simile viene riservato a Mattia Liberali e Francesco Camarda, l’unica enorme differenza è nello spazio garantitogli. Entrambi considerati il futuro del Milan, nel 24/25 hanno trovato rispettivamente 1 apparizione e 9 spezzoni in Serie A: il 2007 entra in campo solo contro il Genoa, nella serata dell’anniversario che assume più le conformazioni della contestazione. La punta mette insieme 154 minuti tra novembre e febbraio, con qualche scampolo di partita anche in Champions League e quella singola nota alta caratterizzata dal gol annullato all’esordio contro il Bruges (che sarebbe diventato il timbro più giovane nella storia della competizione).
E nel caso di Liberali, c’è da inserire nell’equazione anche la variabile Under 19: il fantasista vede maggiormente i campi del Primavera 1 (20 presenze) che quelli della Serie C (8 allacciate di scarpe).Tutto ciò rallenta anche l’Under 23, che a causa della loro assenza prolungata fa più fatica. A questi, si aggiunge anche Bartesaghi: stesso modus operandi, verrà estratto come un jolly dal mazzo ma soltanto saltuariamente; 3 partite in Serie A, 2 in Coppa Italia e 25 in Serie C.
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Il grande deluso della stagione
Da protagonisti mancati a promesse disattese: Silvano Vos era stato accolto come “the next big thing”; un 2005 muscolare, dinamico e rapido nella transizione, proveniente da un vivaio che è garanzia di qualità “top class” come quello dell’Ajax. Eppure, l’olandese è stato relegato ai margini, non riuscendo neanche a sfondare il muro dei 1000 minuti stagionali (si ferma a 938 spalmati in 15 presenze). Apporto nullo anche sul piano realizzativo e nell’ultima porzione di campo, dove arriva con poche idee e non riesce mai ad incidere.
Il cambio in corsa nella guida tecnica
Un altro duro colpo che grava sulla testa della squadra è l’esonero di Daniele Bonera. L’ex tecnico saluta alla 28a giornata, con l’Under 23 che viene affidata a Massimo Oddo. Eppure, l’unica costante rimane l’altalena di risultati: anche con il pescarese in panchina, il rendimento resta sul filo della mediocrità, con 4 sconfitte, 2 pareggi e 3 vittorie. Un totale di 11 punti conquistati in 9 uscite, che non elimina dal destino dei rossoneri la variabile impazzita del playout, nel quale arriva il verdetto della retrocessione.

Massimo Oddo
Aspetti burocratici e contratti
Arriviamo dunque ad una lecita preoccupazione: il progetto “Milan Futuro” continuerà ad esistere anche in Serie D? Formalmente sì, grazie alla modifica regolamentare introdotta dalla FIGC nella stagione in corso. Secondo la nuova normativa, le seconde squadre di club di Serie A possono iscriversi al campionato dilettantistico. Rimane però da superare anche lo scoglio riguardante gli stipendi. Non esiste un divieto sostanziale alla partecipazione al campionato da parte di calciatori che hanno un contratto da professionisti, ma la questione rimane sul tavolo. Probabilmente, nei prossimi mesi il Milan eseguirà una serie di adeguamenti per superare anche questo muro imposto dalla burocrazia.
Luca Ottaviano
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