In una sera d’ottobre, tra le stanze silenziose del ritiro dell’Albiceleste, si sentiva solo il suono dei video su YouTube, dei gol che riecheggiano ancora nelle notti argentine, e del cuore che batte forte prima di una finale. I ragazzi dell’Argentina U20, in attesa di affrontare il Marocco per il titolo mondiale, hanno scelto di caricarsi guardando gli highlights di Lionel Messi al Mondiale U20 del 2005. Come chi torna a leggere un vecchio libro amato, o chi riascolta un tango che conosce ogni nota, si sono immersi nel ricordo di quella doppietta contro la Nigeria, due rigori, due sogni trasformati in oro. Il passato non è mai solo memoria: è linfa. È voce che chiama, che guida. E chi meglio di Leo può essere la bussola dei sogni dei nuovi talenti?
Ancora ispirati dal Diez
Seduti sul tavolo, con gli occhi accesi più di qualsiasi lavagna tattica, i giovani dell’Albiceleste hanno rivisto le magie di Messi nel Mondiale U20 del 2005. Molti non erano nemmeno nati quando Leo, con il numero 18 sulle spalle, incantava sui campi olandesi. Ma la sua leggenda è senza tempo. Ogni dribbling, ogni punizione, ogni esultanza: tutto sembra dire loro che è possibile. Che da lì si può partire per arrivare ovunque. Che anche i più piccoli, quelli silenziosi, quelli che non pesano in chili ma in sogni, possono cambiare la storia.
La story di Messi e la carica per Silvetti
Ma il passato ha bussato al presente con la forza di un cuore che non smette mai di battere. Proprio Leo Messi, oggi a Miami ma sempre con l’anima albiceleste, ha pubblicato una story su Instagram con un messaggio per i ragazzi: “Andiamo in finale, complimenti a tutti”, ma con un occhio speciale per Silvetti, suo compagno all’Inter Miami, oggi titolarissimo nella U20. Un abbraccio digitale ma denso come quelli veri, carico di aspettative e affetto. Anche Rodrigo De Paul ha fatto sentire il suo appoggio. La generazione d’oro non dimentica, e ora tende la mano alla nuova. Un passaggio di testimone fatto di like, ricordi e orgoglio.

Messi, Argentina U20
2005: la finale che ha acceso la leggenda Argentina
La partita che i giovani stavano guardando era quella che ha cambiato tutto: Argentina-Nigeria, finale del Mondiale U20 2005, vinta 2-1. Messi, allora appena 18enne, segnò due rigori decisivi, mentre per la Nigeria andò in rete Obasi. In campo con Leo c’erano nomi che poi hanno fatto la storia: Pablo Zabaleta, Fernando Gago, Ezequiel Garay, Sergio Aguero (in panchina) e tra i pali un giovanissimo Ustari. Dall’altra parte, un certo John Obi Mikel, poi bandiera del Chelsea, e un giovane Taiwo, poi passato anche per il Milan.
Quella notte, l’Argentina non vinse solo un trofeo: accese una fiamma. E quella fiamma arde ancora negli occhi dei ragazzi che oggi inseguono lo stesso sogno, con la stessa maglia, e forse… con lo stesso destino. “El que no salta, no sueña.” E questi ragazzi, oggi più che mai, stanno saltando. Verso la storia.

Argentina-Nigeria 2005