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Italia U17, Inacio decisivo e Borasio leader: “Un’atmosfera incredibile in Qatar”

Italia U17, vittoria d’esordio al Mondiale di Doha: 1–0 sul Qatar. Le parole al termine della gara di Inacio e Borasio

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Inacio Samuele Italia U17

Italia U17, successo all’esordio al Mondiale contro il Qatar

All’Aspire Zone c’è aria di Mondiale. L’Italia U17 debutta con un 1-0 che pesa, firmato da Samuele Inacio su assist di Benit Borasio, contro un Qatar sostenuto da cori incessanti e colore sugli spalti. Nel giorno di apertura dell’edizione allargata, col calendario fitto e il pubblico delle grandi occasioni, gli Azzurrini non tremano: partita matura, gestione dei momenti, letture pulite. Finisce con i padroni di casa a testa alta e con la squadra di Massimiliano Favo che porta via tre punti d’autore.

Il colpo di Inacio

Decide una giocata che racconta l’identità di questa Italia. Assist verticale di Benit Borasio a tagliare la difesa, controllo orientato e destro chirurgico nell’angolo basso: essenziale e letale. Inacio, premiato Player of the Match, sorride: “È stato incredibile — racconta l’attaccante del Borussia Dortmund —. Giocare contro la squadra di casa è pazzesco: vincere in un’atmosfera così ci riempie d’orgoglio. La chiave? Concentrazione e unità. Veniamo da un grande Europeo e abbiamo fiducia per fare un grande Mondiale”.

La regia di capitan Borasio

Se la lama dell’Italia U17 è Inacio, l’impugnatura è Borasio. Il capitano della Juventus comanda dietro, misura le uscite e riparte palla al piede con naturalezza. “L’atmosfera era incredibile. Anche quando i tifosi sono contro, ti danno energia. Il campo era perfetto, è stato fantastico”. Una leadership cresciuta nel passato da centrocampista: “Mi piace impostare, portare palla e servire tra le linee”. L’azione del gol ne è lo specchio.

Classe, solidità, calma

La squadra di Favo alterna pressing mirato e compattezza centrale, sceglie i tempi del palleggio e non si scompone quando il Qatar alza il volume. Esterni generosi a coprire le corsie, mediani intelligenti nel rompere il ritmo avversario, difesa corta a protezione dell’area: pochi fronzoli, molte certezze. Nella ripresa, la gestione diventa virtù: rallentare quando serve, strappare quando c’è lo spazio, senza smarrire lucidità.

Un Mondiale che corre

Prima giornata dell’edizione allargata e numeri già pesanti: otto partite, 27 gol e un’atmosfera da grandi occasioni. Ritmi alti, talenti in vetrina, stadi vivi. L’Italia parte con il passo giusto e una traccia tattica chiara. La strada è lunga, ma l’impronta è netta: qualità, organizzazione e sangue freddo. Tre parole che, unite, fanno una promessa agli Azzurrini.

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