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Italia U17, in palio una storica medaglia: le parole del ct Favo

Alla vigilia della gara per il terzo posto del Mondiale contro il Brasile, in casa Italia U17 ha parlato il ct Massimiliano Favo.

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Massimiliano Favo Italia U17

Domani, sul campo 7 dell’Aspire Zone di Doha (15.30 locali, 13.30 italiane), l’Italia U17 di Massimiliano Favo si giocherà il 3° posto al Mondiale U17 contro il Brasile. In palio c’è una medaglia che il nostro calcio giovanile non ha mai conquistato in questa competizione. I verdeoro arrivano dalla semifinale persa ai rigori (“6-5”) contro il Portogallo campione d’Europa dopo lo 0-0 nei 90 minuti.

Il percorso azzurro

Gli Azzurrini hanno costruito l’accesso alla finalina con un cammino esemplare. Nel Gruppo A hanno chiuso a punteggio pieno: Qatar (1-0), Bolivia (4-0) e Sudafrica (3-1). Poi la Cechia battuta ai sedicesimi (2-0), l’Uzbekistan campione d’Asia superato agli ottavi (3-2) e il Burkina Faso piegato ai quarti (1-0). Solo l’Austria, in semifinale, ha fermato la corsa con il 2-0 che ha negato la possibilità di giocarsi il titolo.

Favo tra fatica ed episodi

“Quando disputi un Mondiale a 48 squadre e arrivi tra le prime quattro non è mai casuale”, dice Favo. Il ct parla di sette partite in pochi giorni e spiega che “gli episodi sono stati decisivi per il piazzamento finale”. Poi il parallelo col Brasile, eliminato ai rigori col Portogallo come l’Italia U17 nella semifinale europea.

Un Brasile diverso, stessa ambizione azzurra

Sul Brasile il giudizio è chiaro: “È un Brasile leggermente più ‘occidentale’, con fisicità e struttura, che tuttavia non inficia la loro tradizionale qualità tecnica. Sarà una gara difficile e affascinante. Non ci snatureremo: vogliamo raggiungere il massimo obiettivo possibile e tornare in Italia con una medaglia, renderebbe ancora più significativo un risultato già di per sé importante”.

Ultime energie per la storia

Per la sfida di domani, il ct dell’Italia U17 Favo ritrova in difesa David Marini, di rientro dalla squalifica, ma dovrà rinunciare a Benit Borasio e Samuele Inácio, espulsi contro l’Austria. Gli Azzurrini hanno svolto la rifinitura ad Al Thumama dopo il lavoro di recupero in palestra: ultime energie da spremere, perché in palio non c’è solo una partita, ma un pezzo di storia azzurra.

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