Seguici su

Notizie

Inter-Calhanoglu, separati in casa? Quando il braccio di ferro fa male ad entrambe le parti

Pubblicato

il

Calhanoglu, Galatasaray, Inter

Calhanoglu-Inter, futuro da separati in casa?

Si è concluso uno dei capitoli più bassi nella storia recente dell’InterCalhanoglu, almeno per il momento, resta a Milano. Adesso, è tempo di bilanci per i nerazzurri, che dopo aver rispedito al mittente l’ultimo affondo del Galatasaray, devono ricomporre i cocci di uno spogliatoio frammentato.

Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu

Lautaro e Calhanoglu (screen)

Le cronache di un disastro annunciato

La “calma” prima della tempesta

La dinamica che innesca questa spiacevole situazione in casa Inter, è la seguente. Il Galatasaray, prima dell’inizio del Mondiale per Club, manifesta un timido interesse per Calhanoglu; non affrettando mai i tempi, ma innestando un tarlo nella testa del turco, a cui l’opzione di un ritorno a casa potrebbe allettare. A nutrire le voci, anche il presidente del “Gala”, che come in una partita a scacchi muove i pedoni e poi indietreggia: parla di un calciatore che sarebbe utile per qualsiasi squadra, ma poi nega contatti strettamente di mercato. Pre-tattica, ma anche un modo per destabilizzare e lanciare i primi segnali.

Lo strappo decisivo

Evento spartiacque nel canone narrativo è quello subito successivo all’uscita dal Mondiale per Club: Lautaro Martinez ai microfoni è una furia e si scaglia con il poco senso di appartenenza di qualche compagno. Marotta restringe l’occhio di bue, puntando l’inquadratura proprio su Calhanoglu, e confermando direttamente le voci riguardo una sua potenziale uscita dalla porta sul retro. Il turco però non ci sta, e sui social parla di “dichiarazioni divisive, che non uniscono. Un vero leader non cerca un colpevole quando è facile farlo”. Un breve sunto di un messaggio che alimenta il fuoco della polemica. E a prescindere dall’esito finale, è evidente come la frattura nei rapporti tra il capitano e il regista di Chivu sia pressoché insanabile.

Alla fine, è l’Inter a rompere gli indugi e rispedire al mittente i primi affondi del Galatasaray. Adesso, sta proprio al rumeno ricomporre un puzzle che in poche settimane si è sgretolato come un castello di carte colpito da una folata di vento. La vera sfida sarà quella di raddrizzare la barra in un rapporto tra due veterani dello spogliatoio che è ai minimi storici. Ed è inevitabile, considerando che uno ha praticamente delegittimato il proprio leader carismatico, mentre l’altro lo ha accusato di scarso trasporto e attaccamento.

Il braccio di ferro tra Calhanoglu e l’Inter ha favorito una delle due parti?

La risposta secca è: “Assolutamente no”. Penetrando la superficie però, si può arrivare al motivo per cui entrambe le parti escono con le ossa rotte da un caso mediatico che ha alzato ulteriormente le temperature di un’estate rovente. Per il club nerazzurro, sembra l’ulteriore riprova di come l’ambiente sia ancora scosso dal terremoto post finale di Champions, con l’ulteriore sliding door dell’addio di Inzaghi ad indebolire le fondamenta. Assomiglia ad una sconfitta soprattutto sul piano comunicativo: il leader carismatico, davanti agli occhi del mondo finisce per lanciare un messaggio mirato e mettere un bersaglio mobile; il Presidente invece, non spegne l’incendio, bensì ne alza l’intensità facendo di fatto uscire allo scoperto un calciatore.

Dall’altra parte però, neanche Calhanoglu sembra potersi dire soddisfatto dell’epilogo di questa storia. L’attendismo iniziale è stato forse un errore, perché non prendendo una posizione il turco ha prestato il fianco alle speculazioni. Lasciando terreno fertile ad una narrazione che sicuramente ha leggermente gonfiato le proporzioni iniziali della vicenda. E ora, probabilmente lo attende un’estate da separato in casa. In sostanza, ognuno ha perso qualcosa nell’evoluzione e nello scoppio di questa vera e propria bomba mediatica.

Luca Ottaviano

Continua a leggere le notizie di Mondo Primavera e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *