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Della Rovere sulle orme di Toni: dall’Italia alla conquista del Bayern Monaco

Guido Della Rovere protagonista assoluto con il Bayern Monaco in Youth League: sulle orme di Luca Toni, un altro italiano in Baviera.

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Guido Della Rovere (Bayern)

Della Rovere, dall’Italia con furore

Se Luca Toni è diventato “il numero uno” in un celebre tormentone tedesco, Guido Della Rovere sta puntando ad avere lo stesso impatto con la maglia del Bayern Monaco. Un disegno sicuramente ambizioso, che si poggia però su basi solidissime: l’impatto devastante in Youth League e in Campionato con la maglia dell’U20 dei bavaresi, è un buon primo mattone su cui costruire il proprio futuro.

Una tradizione… insolita

Nella storia del calcio, soltanto 3 italiani hanno superato i confini nazionali per vestire la maglia del Bayern Monaco. Con fortune alterne, chi da titolare e chi invece uscendo dalla panchina. Un nome in particolare però, è entrato nell’immaginario collettivo, influenzando perfino la cultura popolare della regione. Per tutti in Baviera infatti, è impossibile evitare l’associazione Luca Toni “Numero uno”, come cantava Matze Knop nel suo brano dedicato proprio al centravanti italiano nel 2009. 89 presenze 58 gol per il classe 1977 nell’arco temporale tra il 2007 e il 2010. Un periodo in cui ha potuto arricchire la sua bacheca già scintillante con 2 Meisterchale, 2 Coppe di Germania 1 titolo di Capocannoniere con 24 centri in una singola stagione di Bundesliga. A proposito di obiettivi ambiziosi.

Più corta invece la parentesi di Massimo Oddo al Bayern: 27 presenze condite da 6 assist, di cui uno offerto proprio a Luca Toni, compagno anche nell’iconico Mondiale 2006. L’ultimo nome è quello di Ruggero Rizzitelli: in Baviera tra il 1996 e il 1998, ha indossato il bianco-rosso in 58 occasioni, centrando la porta 12 volte e laureandosi campione di Germania.

Il magic moment di Guido Della Rovere

Spostiamo infatti l’inquadratura per concentrarci sul vero protagonista della nostra storia: sulle orme del bomber con la 9, Guido Della Rovere vorrebbe emularlo sgretolando quella barriera comunicativa che c’è tra il calcio italiano e quello tedesco. Un’incompatibilità soltanto sulla carta, visto che il classe 2007 sa conciliare e unire molti aspetti dei due modi di interpretare questo sport. L’ex Cremonese è grinta, temperamento, ma anche senso della giocata e consapevolezza degli spazi e del proprio talento. Soltanto nelle prime 11 uscite stagionali, siamo a 4 gol (2 in campionato e altrettanti in Youth League) e 7 assist all’attivo; numeri asettici se non vengono messi sotto la lente d’ingrandimento.

Prendendo in esame soltanto i 169 minuti giocati in coppa, notiamo una delle sue caratteristiche più interessanti: sa centellinare i momenti in cui incidere, aumentando improvvisamente i giri del motore. L’italiano ha infatti minacciato i pali 7 volte in due partite, inquadrando lo specchio in 4 occasioni e arrivando dunque al 50% di realizzazione. In campionato, la musica è sempre la stessa: quando suona la sua sinfonia, Della Rovere è mortale per le difese avversarie, avendo partecipato direttamente al 45% delle reti segnate dalla squadra nelle prime nove uscite. In sostanza, siamo davanti all’ennesimo giovane di talento costretto a brillare lontano dal nostro paese, dove ha trovato un contesto capace di esaltarlo e non devitalizzarlo.

Luca Ottaviano

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