Un consiglio da Guardiola: il sogno di Corona parte da qui

Palermo, Stadio Renzo Barbera. Non era una partita qualunque, e nemmeno un’amichevole qualsiasi. Sabato sera, il Manchester City è sceso in campo a Palermo, contro i rosanero. Un evento storico, per il club siciliano e per la sua gente, che ha risposto con entusiasmo: stadio pieno, clima da festa, occhi lucidi per molti. Il risultato? Un 3-0 per gli inglesi, ma a nessuno interessava davvero. Perché in campo è andato in scena qualcosa di più grande. Un incontro speciale tra Guardiola e Corona.

L’incontro tra due mondi

Tra le tante immagini che hanno acceso i cuori e i social, ce n’è una destinata a rimanere. A fine gara, Pep Guardiola – leggenda del calcio mondiale – si è avvicinato a Giacomo Corona, giovane attaccante classe 2004 del Palermo. Lo ha fermato, gli ha parlato. Qualche gesto, uno scambio di parole, consigli sussurrati tra la confusione del post-partita. Poi quel buffetto sulla guancia, affettuoso e simbolico, che ha trasformato un momento tecnico in qualcosa di umano, profondo.

Un gesto che vale più di un gol

Guardiola non è nuovo a questi gesti. Lo ha fatto con Haaland, lo ha fatto con Foden, e ora lo ha fatto con Corona. Segno che, per lui, il calcio è anche trasmissione, dono, dialogo. Che un allenatore della sua statura si fermi con un ragazzo di 20 anni a fine gara, è qualcosa che va oltre lo sport. È un atto di rispetto, di riconoscimento, e forse anche una scintilla per un futuro che potrebbe essere brillante.

Il futuro del Palermo ha un volto

Giacomo Corona è figlio d’arte, ma la sua storia è tutta da scrivere. E sabato sera ha vissuto uno di quei momenti che cambiano il modo in cui si guarda al proprio sogno. Inzaghi, che lo guiderà in Serie B, ha già dichiarato di voler puntare sui giovani. E se c’era bisogno di un segnale, è arrivato forte e chiaro: quel confronto con Guardiola è un invito a credere, a lavorare, a crescere.

Un consiglio che pesa doppio

Un consiglio da Guardiola vale forse doppio e sabato sera lo abbiamo visto in diretta. Corona, che ha tanto da imparare, ha ricevuto una piccola lezione di calcio e di vita. Lo ha fatto con un sorriso, forse anche con un po’ di emozione, nascosta tra sudore e adrenalina. Sabato è andato a dormire con il cuore pieno. Con un consiglio in più. E con un sogno che, all’improvviso, sembra un po’ più vicino.

 

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