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Cremonese, una promozione capolavoro: quali prospetti sono pronti al salto in Serie A?
Fresca di promozione in Serie A, la Cremonese programma la prossima stagione strizzando l’occhio verso il proprio settore giovanile

Fresca di promozione in Serie A, la Cremonese programma la prossima stagione strizzando l’occhio verso il proprio settore giovanile
A sbancare al tavolo dei playoff è stata la Cremonese di Stroppa, che interrompe così il digiuno da Serie A lungo due stagioni, tornando ai piani alti del calcio italiano. Un successo che apre tanti scenari di mercato e soprattutto spiana la strada al massimo palcoscenico possibile per quei ragazzi che nel Primavera 1 hanno dimostrato di essere pronti.

Esultanza Cremonese Primavera 1
Filippo Tosi
I rifornimenti arrivano dalle fasce per la Cremonese. Non a caso, il classe 2005, assieme al suo collega della fascia opposta, ha confezionato 11 assist sui 53 gol totali della squadra. Quasi il 21% delle reti è dunque ispirato dai cross o le offerte dei due laterali. Dato che certifica un gioco che vive e si sviluppa sulle corsie, sfruttando la frequenza di passo di due interpreti d’eccezione. Ottima capacità atletica, il terzino sinistro al suo primo anno con i grigiorossi si è calato perfettamente nel contesto. A stupire è anche la continuità nel rendimento e la graduale salita delle sue prestazioni, sempre più puntuali e centrate delle precedenti. In una retroguardia a cui serve nuova linfa sulle corsie, il suo è un nome tranquillamente spendibile per il futuro prossimo.

Filippo Tosi (Foto Luca Boz)
Daniele Triacca
L’altro lato della luna, il “partner in crime” di Tosi con cui si divide perfettamente i compiti. Quasi come un elastico infatti, i due esterni sanno quando sganciarsi e quando rimanere bloccati per far avanzare il proprio compagno sul versante opposto. A tutte le caratteristiche già sottolineate per Tosi, in questo caso si aggiunge anche una forte leadership negli equilibri dello spogliatoio; tanto che il 2005 ha indossato la fascia da capitano in 8 occasioni quest’anno. Un altro profilo da attenzionare e potenzialmente pronto alla Serie A.
Dachi Lordkipanidze
Georgiano, cognome di difficile pronuncia, piedi buoni e tanta intelligenza. Non staremo parlando di Kvaratskhelia, ma anche il mediano della Primavera grigiorossa può dire la sua nel massimo campionato. Leader carismatico del gruppo, nonché capitano a tempo pieno, il ventenne è ormai un veterano dell’Under 20 con 85 partite all’attivo tra Primavera 2 e Primavera 1. Esperienza accumulata e caratteristiche peculiari, che lo rendono molto appetibile in ottica prima squadra: sa schermare le linee di passaggio, ottimo in fase di rottura e dotato di grande padronanza tecnica per avviare la costruzione.
Giacomo Gabbiani
Un dominio di questa portata, in Primavera 1, non si vedeva da tempo. E’ atterrato sul campionato oggetto difficilmente identificabile o rintracciabile per le difese, con un killer instinct fuori scala e la capacità di fare gol in qualsiasi modo. Come fosse la sua unica ragione di vita, e probabilmente, restringendo il campo al rettangolo verde, lo è. La salvezza tranquilla della Cremonese, quasi a velocità di crociera, si è nutrita dei suoi momenti da attaccante pressoché immarcabile.

Giacomo Gabbiani. Credit: Luca Bozzetti
Rapidità nello stretto, senso della posizione e dell’urgenza; infine, mai un dettaglio per un attaccante, tonnellate di cinismo. La sua stagione da 28 gol e 9 assist trova riscontro nella storia recente del campionato soltanto nell’exploit di Zen Celar: durante la stagione 18/19, lo sloveno ex Roma aveva trovato lo stesso numero di centri stagionali.
Indizi che uniti alla carta d’identità (che recita 19 giugno 2006) potrebbero comporre una prova inconfutabile. Sarà garanzia di successo? Forse no, ma con numeri e prestazioni del genere, probabilmente il gioco vale la candela.
Alberto Basso Ricci
Ci prendiamo una piccola licenza poetica. Una leggera variazione sul tema, visto che non arriva direttamente dall’Under 19, bensì da un anno in prestito in Serie C. Ed è proprio questo il dettaglio decisivo nella decisione di inserirlo: il classe 2004 aveva fatto un ottima impressione in Primavera 2, con due stagioni da doppia cifra (12 e 10 gol) tra il 21/22 e il 22/23. Le parentesi al Lumezzane e al Legnago restituiscono ai lombardi un ragazzo rinnovato anche dal punto di vista caratteriale. Più consapevole di sé stesso, delle sue qualità da lottatore. Certo, il feeling con la porta va ricercato più assiduamente, ma il materiale su cui lavorare c’è e potrebbe essere interessante spendere una fiche su di lui in prima squadra.
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