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Cagliari, Trepy e Pisano dopo la Supercoppa: “Torneremo più forti”

Sconfitta ai rigori per il Cagliari Primavera contro l’Inter in Supercoppa. Pisano e Trepy commentano con orgoglio la grande prova dei rossoblù.

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Pisano Cagliari
Pisano Cagliari

Trepy e Pisano commento la finale di Supercoppa Primavera tra Cagliari e Inter

La finale di Supercoppa Italiana Primavera 2025 ha visto il Cagliari uscire sconfitto ai calci di rigore contro l’Inter, dopo una gara intensa, giocata con personalità dai ragazzi allenati da Francesco Pisano. Nonostante il vantaggio mantenuto nel primo tempo e una prestazione di grande identità, i nerazzurri hanno trovato il pareggio nella ripresa, portando la sfida fino ai rigori, dove la lotteria dagli undici metri ha sorriso ai milanesi. Al termine della sfida, il tecnico rossoblù e l’attaccante francese Yael Trepy hanno espresso le loro sensazioni, tra amarezza per il risultato e grande fierezza per quanto dimostrato in campo.

Un primo tempo da protagonisti: Trepy accende la finale

Il Cagliari ha approcciato la gara con coraggio, determinazione e lucidità. È stato proprio Yael Trepy a sbloccare il risultato, firmando l’1-0 con un gol di grande importanza sia sul piano tattico che emotivo. L’attaccante francese, uno dei talenti più brillanti della formazione sarda, ha sfruttato al meglio l’assist dei compagni, ringraziando nel post-partita tutta la squadra per il supporto ricevuto: “Ci tengo a ringraziare i miei compagni – ha detto – mi hanno messo nelle condizioni di fare una buona partita. Il mio gol ci ha dato fiducia, purtroppo non è bastato, ma abbiamo dato tutto.”

Il primo tempo si è chiuso con il Cagliari in vantaggio per 2-1, lasciando intuire una possibile impresa contro la corazzata nerazzurra. Un vantaggio costruito con organizzazione, pressing alto e spirito di sacrificio, elementi su cui mister Pisano ha lavorato con costanza durante tutta la stagione.

La beffa nel finale e l’amarezza dei rigori

Nel secondo tempo l’Inter ha alzato il ritmo, riuscendo a trovare il pareggio a circa dieci minuti dal termine. Una doccia fredda per il Cagliari, che fino a quel momento aveva retto con ordine e concentrazione. “Ci abbiamo creduto fino alla fine – ha commentato Pisanoanche se purtroppo abbiamo subito gol nel finale. C’è grande rammarico, ma anche tanto orgoglio per quanto fatto vedere”.

I tempi regolamentari si sono chiusi sul 2-2, e la partita è così andata ai calci di rigore. Una lotteria che, come spesso accade, non premia necessariamente chi ha giocato meglio, ma chi è più lucido e fortunato nel momento decisivo. In questo caso, la freddezza dei nerazzurri ha fatto la differenza.

Pisano: “Un gruppo straordinario, orgoglioso di allenarli”

Nonostante la sconfitta, le parole di Francesco Pisano sono cariche di ammirazione e fiducia nei confronti dei suoi ragazzi. L’ex bandiera del Cagliari, oggi allenatore della Primavera, ha evidenziato l’identità mostrata dalla squadra e il valore umano del gruppo: “Sono veramente orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi oggi: hanno mostrato grande identità dentro al campo, mettendo in pratica ciò su cui lavoriamo ogni giorno”.

Pisano ha sottolineato come la squadra sia un mix di giovani sardi, italiani e stranieri, uniti però da uno spirito comune e da una grande determinazione: “Nel gruppo ci sono anche ragazzi che arrivano dalla Penisola o dall’estero, ma questo spirito viene trasmesso da tutti e portato in campo con naturalezza. Al di là del risultato finale, questa prestazione rappresenta un passo importante nel nostro percorso”.

Trepy: “Abbiamo fame e voglia di vincere”

Il talento francese Yael Trepy non nasconde l’amarezza per la Coppa sfumata, ma allo stesso tempo guarda avanti con determinazione. L’obiettivo è continuare a crescere e portare il Cagliari il più in alto possibile: “Avremmo voluto questa Coppa, per noi e per la nostra Isola. Il risultato ci lascia l’amaro in bocca, ma il calcio è anche questo. Abbiamo molta ambizione e vogliamo vincere già da domenica”.

Trepy ha poi svelato un suo obiettivo personale: “Mi ispiro ai grandi attaccanti per migliorarmi, voglio diventare capocannoniere e vincere con questa squadra”. Parole che testimoniano la fame e la determinazione di un ragazzo che, partita dopo partita, sta diventando uno dei punti fermi della formazione rossoblù.

Una sconfitta che può diventare un punto di partenza

Se è vero che il calcio si misura anche e soprattutto dai risultati, è altrettanto vero che alcune sconfitte possono rappresentare dei passaggi fondamentali per la crescita di un gruppo. Il Cagliari Primavera esce a testa alta da questa finale di Supercoppa, consapevole dei propri mezzi e con la certezza di avere una base solida su cui costruire il futuro.

La gara contro l’Inter ha dimostrato che i giovani rossoblù sanno giocare con qualità, carattere e spirito di squadra. Ora l’obiettivo è voltare pagina e ripartire subito in campionato, con la convinzione che esperienze come questa possano rafforzare ancora di più il percorso di crescita di un gruppo che ha tutte le carte in regola per sognare in grande.

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