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Albert Navarro: “Atalanta U23 progetto migliore per me. Non è molto diverso da Barcellona”
Albert Navarro, classe 2007, racconta il suo passaggio dal Barcellona all’Atalanta U23 e il suo percorso di crescita a Bergamo.

Dal Barcellona all’Atalanta U23: la storia di Albert Navarro
Giocare tra i professionisti a 17 anni è un traguardo per pochi. Se poi arrivi da un club come il Barcellona, le aspettative aumentano. Albert Navarro, difensore classe 2007 dell’Atalanta U23, è uno di quei talenti che ha deciso di scommettere su sé stesso e su un progetto ambizioso. Arrivato nell’estate 2023 da La Masia, il centro formativo catalano, è stato subito inserito nella rosa della seconda squadra nerazzurra, protagonista di una stagione straordinaria in Serie C. La formazione allenata da Francesco Modesto, al secondo anno di vita, è ancora in corsa per la promozione in Serie B, dopo aver superato i primi due turni dei playoff, compreso lo schiacciante 7-1 rifilato alla Torres.
“Non mi sarei mai aspettato di vincere 7-1 contro la Torres all’andata”, ha raccontato Navarro a Cronache di Spogliatoio, direttamente dal centro sportivo di Zingonia. “Sono sincero: non c’è molta differenza con il Barcellona per i metodi di lavoro”. Una dichiarazione forte da parte di chi ha vissuto la realtà di una delle Academy più famose al mondo. In Italia, però, ha trovato un contesto ideale per crescere: “Mi piace molto lavorare con mister Modesto, soprattutto dal punto di vista fisico. In Italia si lavora molto e bene”, spiega. “Sono migliorato sia tatticamente che tecnicamente, ma soprattutto nella concentrazione. Sono giovane e per tutta la stagione ho affrontato attaccanti più grandi ed esperti”.
L’arrivo a Bergamo e la scelta di lasciare La Masia
Il passaggio all’Atalanta non è stato pianificato a lungo: “Mi hanno chiamato due giorni dopo che avevo iniziato il ritiro con il Barcellona B. Mi sono convinto di accettare”. Per spiegarne il motivo, Albert passa con naturalezza allo spagnolo: “Ho scelto di venire qui perché ho pensato che ci fosse un progetto migliore per me, anche dal punto di vista personale. Se in un posto ti vogliono di più, è giusto che tu vada, secondo me”. L’obiettivo ora è continuare a crescere e concentrarsi sui playoff, a partire dalla sfida contro l’Audace Cerignola. “La testa è sulla partita. Il mister ci ha aiutato molto a tenere alta la concentrazione e non fare voli con la mente”.
Un figlio della Masia, con Lewandowski tra i ricordi
Nato in Catalogna, Navarro è un prodotto della cantera blaugrana. Il primo contatto con il club arrivò quando aveva appena 7 anni: “Mi chiamarono per un provino, feci una partitella ma alla fine non mi presero. Poi andai in una squadra della zona, ma dopo un anno mi richiamarono. Per me è stato bellissimo, lo definirei un sogno”.
La svolta della sua carriera giovanile arrivò grazie a un cambio di ruolo: “All’inizio non giocavo molto, poi ho incontrato un allenatore che mi ha cambiato posizione e da lì ho svoltato. Grazie a lui sono ciò che sono oggi”. Con il Barcellona ha anche avuto l’opportunità di allenarsi con la prima squadra, arrivando a marcare giocatori come Lewandowski. Non solo: ha condiviso il campo con due degli astri nascenti del Barça e del calcio mondiale, Lamine Yamal e Pau Cubarsí. “Insieme a Lamine ho giocato per tre anni, ma niente è come il rapporto che ho con Pau. Quando lo hanno chiamato in prima squadra, ero molto orgoglioso di lui. Stava vivendo il nostro sogno. Andavamo a scuola insieme e abbiamo condiviso gran parte del nostro percorso”. Yamal, invece, era già un fuoriclasse: “Mi ricordo di tante partite dove è stato assoluto protagonista”.
Oggi, Navarro guarda avanti. Ha già avuto modo di allenarsi con la prima squadra dell’Atalanta guidata da Gasperini, e il suo obiettivo è chiaro: “Per adesso è Atalanta U23, ma il mio sogno è arrivare in prima squadra”.
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