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Anisio Cabral, il bomber del Portogallo: il “Sium” alla Ronaldo e la scuola Benfica

L’attaccante del Benfica classe 2008 continua a brillare tra Portogallo e club, incarnando il nuovo prototipo di bomber moderno

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Anisio Cabral, Portogallo U17

Il vento dell’Atlantico soffia forte su Lisbona, portando con sé il profumo di pastéis de nata e di nuove promesse calcistiche. In un Paese che vive di calcio come fosse fado, tra malinconia e orgoglio, il nome che oggi risuona nei vicoli dell’Alfama come nei corridoi del Benfica Campus è uno: Anício Cabral. Attaccante classe 2008, talento precoce, goleador vorace. Quello che per molti è già il nuovo gioiello del calcio portoghese continua a brillare, trascinando la sua nazionale e mettendosi in mostra con giocate da precoce protagonista.

Cabral, un bomber precoce che segna e incanta

Cinque gol e al momento vetta solitaria della classifica marcatori. L’attaccante del Benfica non si accontenta e contro il Belgio ha offerto un saggio di tutto il suo repertorio: una splendida rovesciata, gesto tecnico da atleta istintivo, e un gol da opportunista, approfittando dell’uscita maldestra del portiere. Non è certo la prima volta che Cabral sale sul palcoscenico principale: all’Europeo U17 vinto contro la Francia aveva lasciato il segno con un gol e un assist nella finale. Il biglietto da visita perfetto per un ragazzo che non sembra conoscere la pressione.

Profilo tecnico: fisico, istinto e quel Sium alla Cr7

Alto, strutturato, con il gol nel sangue: Cabral è un nove d’altri tempi calato nel calcio del 2025. Sa attaccare la profondità, è rapido, pulito tecnicamente, e usa il mancino con naturalezza. A renderlo speciale è però la personalità: i compagni lo cercano di continuo e lui risponde da leader, con l’irriverenza di chi ha già chiaro il proprio destino. L’esultanza “Siuuum” alla Cristiano Ronaldo è più di un omaggio: è un manifesto di ambizione.

Crescere nel vivaio del Benfica, una garanzia di futuro

Cabral sta germogliando nel terreno più fertile possibile. Il Benfica, da anni modello di formazione giovanile, cura i suoi talenti e li accompagna passo dopo passo verso l’élite. Non solo il settore giovanile più performante al mondo secondo il CIES nel 2024, ma una vera rete metodologica internazionale, tra camp in patria e scuole all’estero come quella di Malta. Le “Aquile di Lisbona” non hanno fretta: valorizzano, proteggono, programmano. Ed è in questa struttura d’eccellenza che Anício sta trovando il percorso ideale, lo stesso che ha trasformato tanti ragazzi in campioni affermati.

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