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Intervistato dal team di Mondoprimavera e Radiabo, in occasione del consueto appuntamento del venerdì con “Storie di Primavera”, il medico del Bologna WomenFrancesco Agostinis, ha rilasciato delle interessanti dichiarazioni su un tema molto delicato. L’aumento dei malori in campo, in particolare degli arresti cardiaci, la loro natura e gli elementi principali nella prevenzione messa in atto in Italia. Tutto questo e tanto altro nelle sue parole, con un breve passaggio su Morosini e altri casi illustri.

Agostinis, il caso Morosini e l’infittirsi del calendario come possibile aggravante

Agostinis spiega come un evento in particolare abbia aperto al cambiamento: “E’ cambiato tutto dall’incidente del 2012: con la morte di Morosini, è stata resa obbligatoria la dotazione di un defibrillatore a bordo campo, in tutti i livelli e in ogni partita”. L’inserimento del defibrillatore tra le attrezzature mediche obbligatorie nei campi da calcio, ha permesso di operare con molta più rapidità.

“Comparando nella stessa età Beckham e Bellingham, noteremmo come il primo ha giocato circa 50 partite, mentre il secondo più di 200”. Basterebbe soltanto questa frase per comprendere il cambio di paradigma sostanziale che ha subìto il calcio nella metamorfosi tecnica e tattica degli ultimi 20/30 anni.

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