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Milan - MARTIN COCCIOLO
Milan - MARTIN COCCIOLO

Una carriera ancora divisa tra Under 18 (dove ha disputato quest'anno 18 partite condite da 4 gol) e Primavera, con tante altre pagine della sua personalissima storia al Milan ancora da scrivere: Gioele Perina ha firmato il suo primo contratto da professionista con i rossoneri; per lui pronto un biennale fino al 30 giugno 2026, come si legge sui canali ufficiali del club che ha appena diffuso la notizia.

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L'esultanza del Milan Primavera 

Gioele Perina, vietato rilassarsi ora

17 anni ancora per nove giorni, questo è ciò che recita la carta d'identità di Gioele Perina. Un momento simbolico per l'attaccante classe 2006, che si iscrive al mondo dei grandi e adesso aggiusterà il timone verso qualcosa di mai provato prima. Il mondo del professionismo nasconde tante insidie, soprattutto se tutto questo collima con il primo anno diviso tra l'Under 18 e la Primavera; insomma, prima la fiducia di Ignazio Abate, che lo ha schierato 6 volte in questa prima parte di stagione (3 di campionato e 3 di Coppa Italia Primavera), poi la fiducia del club di Via Aldo Rossi. E' come svegliarsi da un sogno, per poi trovarsi nuovamente in un sogno: una doppia scarica di adrenalina che siamo certi lo aiuterà a trovare una seconda parte di stagione ancor più convincente. Parte dunque l'inseguimento ad un trofeo che da tanti, troppi anni, non gravita dalle parti di Milanello: il Milan ha adesso un'arma in più nel proprio arsenale. 

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Gioele Perina, punto di partenza

Guai a chiamarlo traguardo: il momento della prima firma da professionista è semmai una tappa obbligatoria nella carriera di un calciatore, una di quelle cose che ti cambiano prospettiva e ambizioni. Il traguardo implica una fine, questo invece è solo l'inizio di qualcosa che gli auguriamo possa avere dimensioni ancora maggiori. Come una sosta in un gran premio della montagna per un ciclista, o una pausa dopo i primi 5 chilometri per un maratoneta: il primo contratto è un momento che mescola soddisfazione e consapevolezza di quanta strada ancora ci sia davanti. Adesso, l'imperativo è continuare a correre e sputare sangue e sudore nel rettangolo verde, per finire al meglio una stagione ancora lunga e nutrita di impegni (anche internazionali, visto che tra poco tornerà la Youth League a bussare): e magari, chissà, aiutare la squadra a costruire qualcosa di importante per crescere e mettere minuti ed esperienza nelle gambe. 

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