x

x

Abbiamo preferito aspettare un po' di tempo prima di scrivere qualcosa. In questi casi, ogni parola è superflua e non esiste alcuna frase che possa in qualche modo essere di conforto. Tragedie come quella di Daniel Guerini ci spiazzano, ci lasciano lì, immobili, a chiederci perché un ragazzo di soli 19 anni non sia più tra noi. Probabilmente lo avrete notato: non abbiamo mai raccontato simili disgrazie sul nostro sito. Non lo abbiamo mai fatto, non per volontà di ignorarle - come si può ignorare una tale sciagura? - ma perché non amiamo trasformare questo spazio dedicato ai giovani talenti del nostro calcio in un luogo, virtuale, dove trasmettere sconforto. Il dolore è troppo grande, per tutto il mondo del calcio. Per i compagni di squadra, gli amici e la famiglia, ai quali vorremmo soltanto stringerci in un forte abbraccio. 

Dovremo in qualche modo andare avanti e continuare a raccontarvi le emozioni che il calcio giovanile sa regalare. Abbiamo provato a farlo, fin da questa mattina, con tutti i dubbi e gli interrogativi del caso, con la mente inevitabilmente rivolta alla tragedia della tarda serata di ieri. L'insegnamento più grande ci è arrivato da un coetaneo di Daniel, un amico prima che un avversario, protagonista di uno dei nostri consueti Focus. “Non parliamo di me oggi, vorrei che pensassimo tutti a Daniel”. Le sue parole sono state di forte ispirazione per noi, che abbiamo accolto volentieri la sua richiesta. Dedichiamo questa giornata di silenzio al ricordo di Daniel, delle sue gesta in campo, della positività e dell'amicizia che ha sempre trasmesso a tutte le persone che lo hanno vissuto da vicino. Mancherai, a tutti noi.

Ciao Daniel!

Primavera 1, la classifica marcatori dopo la 30^ giornata: Contini del Cagliari scarpa d'oro della stagione
Cagliari, con l'Olbia si riapre il discorso per un giovane