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Bagnolini 6: sostanzialmente inoperoso lungo tutto il primo tempo, deve abbandonare l'idea della porta inviolata al 91'.

Wallius 7: fa piovere cross nell'area avversaria senza soluzione di continuità. Tanta spinta in proiezione offensiva e tanta qualità nel tagliare verso il centro. Nella marea di talento offensivo a disposizione del Bologna, il 2 emerge come opzione validissima per creare e rifinire.

Stivanello 6,5: sicurezza e forza fisica, due chiavi di lettura di una gara quasi impeccabile a livello difensivo.

Motolese 6: nella ripresa spende un giallo intelligente per bloccare sul nascere una ripartenza a difesa mal posizionata. Nel complesso prestazione ordinata. Dall'87' Bartha S.V.

Corazza 6,5: tra le cose impossibili da vedere, segnate “Corazza fuori posizione”. Ha una capacità notevole di trovarsi sempre nel posto giusto, questo magnetismo che lo attira verso il pallone ma con moderazione, senza strafare. 

Rosetti 6,5: baricentro basso, testa altissima e sempre in funzione. Smista una vagonata di palloni, sempre con qualità e precisione. Dall'87' Menegazzo S.V.

Bynoe 6: è il perfetto anello di congiunzione tra un attacco frizzante e una difesa chiamata a tenere serrate le linee. Si sdoppia bene tra impostazione e fase di disturbo.

Urbanski 7: fa fatica a ritagliarsi un ruolo da protagonista in una partita maschia, fatta di contatti fisici. Quando trova ritmo e continuità nelle giocate, ricorda più da vicino quell'Urbasnki tutto estro e fantasia. Prima gli sprazzi di classe, poi lo schiaffo di destro sul palo; insomma, anche a marce basse diventa un fattore. Nel finale trova anche l'assist, scusate se è poco. Dall'87' Maltoni S.V.

Mazia 7,5: pesca il coniglio dal cilindro magico, scagliando il pallone alle spalle di Iliev con una sforbiciata che sembra un remake di quella iconica sull'album delle figurine. In occasione dello 0-2, veste i panni del rifinitore mandando in porta Anatriello, colui che lo aveva servito per lo 0-1. Dal 78' Ebone S.V.

Anatriello 7: muove le pedine difensive non dando punti di riferimento, quando può aiuta anche in ripiegamento con ottime letture e raddoppi sui portatori di palla. A volte di cattiveria, altre volte di visione e tecnica, come quella che usa per pescare in area il Jolly di nome Mazia, confezionando il vantaggio. Poi emette anche la sentenza, muovendo lui il martelletto e condannando il Cagliari. Dal 70' Diop 6: ingresso fatto di attenzione e intelligenza. Non lascia mai campo alle sue spalle e, quando può, non disdegna la progressione.

Raimondo 7: lesto e furbo come un felino, si tuffa sulla gentile concessione di Veroli e mette il fiocco al regalo del centrale sardo, costringendo il Cagliari a rimanere in dieci per oltre 75 minuti. Timbra la traversa con un'incornata poco dopo, dando segnali concreti di pericolosità che continuano ad arrivare fino al sussulto finale, il gol che mette il punto esclamativo alla partita.

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