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Marotta Inter
Marotta Inter

Giuseppe Marotta ha le idee chiare riguardo al proprio futuro. Nel corso di un intervento avvenuto oggi presso la Sala Montanari di Varese, l'amministratore delegato dell'Inter ha parlato delle sue prospettive di carriera in seguito alla scadenza del contratto con il club nerazzurro. All'Inter dal dicembre 2018, Marotta è legato al club meneghino fino al giugno del 2027. Data in cui, in base alle parole rilasciate oggi dallo stesso dirigente, il rapporto si interromperà definitivamente. Di seguito le sue parole riportate da Calciomercato.com.

Marotta e il futuro: priorità ai giovani

Tra due anni, quando terminerà il mio contratto con l'Inter (ma il contratto scade tra tre anni, ndr) lascerò il club e mi occuperò soltanto dei giovani. Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che sia sbagliato far pagare lo sport ai giovani, dovrebbe essere gratuito. Così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie più povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta.

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Juventus e Inter: due tappe chiave della carriera di Marotta

L'Italia e le strutture: il pensiero di Marotta

Durante l'intervento odierno avvenuto a Varese, Marotta ha affrontato anche il tema dei centri d'allenamento e delle strutture destinate ai settori giovanili. L'amministratore delegato dell'Inter ha evidenziato le carenze della realtà italiana rispetto ad altri paesi europei. Di seguito le sue parole.
 

Poi ci vogliono le strutture, ovvero impianti e centri d'allenamento. Senza non si ottiene nulla, in Italia scontiamo la mancanza di sensibilità politica verso lo sport. Poi abbiamo carenze nel mondo della scuola: pensate che in Olanda l'Ajax e le scuole di Amsterdam si dividono il compito di allenare i ragazzi. Invece qui in Italia cosa facciamo?

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