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Boffelli 6: fa gelare il sangue ai suoi in una sola occasione, in cui perde la presa e rischia di spalancare la porta a Masala. Concentrato e preciso nel resto dei minuti. 

Barba 6,5: leader carismatico, capo popolo e guida della difesa. La sicurezza e lo smalto con cui ferma le ripartenze avversarie mettono sicurezza al reparto, fenomenale nei recuperi in campo aperto. 

Acampa 6,5: si cala perfettamente nel doppio ruolo di avvocato difensore e controparte. Sicuro nella fase di non possesso, puntuale nelle discese sulla fascia. Dall'88' Giannini S.V.

Marchisano 6,5: parola magica? Diligenza. Ferma l'emorragia nelle rare volte in cui il Napoli presta il fianco agli avversari, ma è abile anche nella fase di costruzione Dal 67' Boni 6: entra in un momento delicato, ma si sacrifica per la causa correndo per quattro.

Hysaj 6,5: mi sapreste dire quante volte è stato saltato nell'uno contro uno? Vi do un'anticipazione: zero. Come una lampo che si intreccia nella pelliccia di un cappotto, semplicemente ermetico.

D'Avino 6: come per il sale nelle ricette, rischio? Quanto basta. Leggermente in debito di ossigeno nella ripresa.

Spavone 6,5: equilibrio al potere. Non sbaglia una giocata, la vista si offusca soltanto nell'ultimo quarto d'ora.  Dall'83' Lamine S.V.

Alastuey 8: siamo ormai lontani da carnevale, ma il 16 del Napoli non lo sa e decide comunque di travestirsi da funambolo. Cinico al momento del gol spezza-equilibrio, lo spartito continua a suonare note di talento fino alla fine. Dall'88' BonavitaS.V.

Pesce 6: dopo un inizio in retromarcia, decide di allinearsi ai compagni di reparto in quanto a voglia, convogliando le energie in quello che gli riesce meglio, facilitare il gioco nella manovra offensiva. Dal 67' Koffi 6: i suoi compagni avrebbero preferito una gestione più sapiente del pallone, ma ad equilibrare i due piatti della bilancia ci pensa l'atletismo e la corsa forsennata a chiudere ogni linea di passaggio.

Gioielli 7: leggenda narra che il suo film preferito sia Forrest Gump, ma non per i cioccolatini, quanto per la corsa infinita. Non conosce il significato di fatica e sputa il sangue su ogni pallone.

Sahli 6: partita degna di una catena montuosa, picchi con qualche leggera depressione verso il basso. Si ravviva nel finale, quando dà impulsi anche verso lo specchio, trovando il portiere a negargli l'urlo di gioia.

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