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Angelo Trevisan

Foto: mondoudinese.it

L'IMPORTANZA DEL TALENT SCOUTING NEL CALCIO

Angelo Trevisan, figura di rilievo dell'Udinese e responsabile del settore giovanile del club da vari anni, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione che il calcio giovanile sta attraversando. Nell'intervista, oltre ad aver posto alcune riflessioni sulla gestione dei campionati durante periodo Covid, ha fatto il punto della situazione delle squadre giovanili della squadra friulana impegnate nei campionati nazionali, evidenziando alcune criticità emerse durante questi ultimi mesi. Attualmente la rosa dell'Udinese Primavera disputa il girone A del campionato di Primavera 2a, occupando la quinta posizione in classifica con 4 punti in 3 partite giocate. La prima partita ha visto la squadra pareggiare in casa del Cittadella con un rocambolesco 3-3 per poi centrare la prima vittoria in casa col Pordenone con un rotondo 4-0 nel secondo turno. Nell'ultimo, giocato il 24 ottobre scorso prima dello stop dei campionati giovanili, i bianconeri hanno avuto una battuta d'arresto e si sono dovuti arrendere al Monza per 3-2.

Di seguito un estratto dell'intervista di Angelo Trevisan rilasciata a gazzettaregionale.it:

Sospensione del campionato e scuola

"Certamente era doveroso fermare i campionati giovanili di tutte le età per provare a contrastare la diffusione del virus, ma non posso dichiararmi felice della situazione che stiamo vivendo. Quello che più mi preoccupa, al di là dell'evidente rallentamento della crescita dal punto di vista calcistico dei nostri tesserati, è la diffusa sottovalutazione del problema della crescita generale dei giovani calciatori. Quello che voglio dire, cioè, è che il processo di crescita di un giovane non dipende soltanto dallo sport, ma anche da altri luoghi di socializzazione come la scuola. Questi due ambiti sono fondamentali nel processo di crescita e di maturazione dei giovani ed è importante pensare a soluzioni concrete che possano ripristinare il prima possibile lo stato naturale delle cose".

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Primavera e rischi

"Senza ombra di dubbio chi ci rimette maggiormente da questo stop prolungato del campionato sono i giovani che giocano nel campionato Primavera e nell'u17. Come possiamo pensare che una società di serie B o Lega Pro possa prendere in rosa un giovane che ha giocato si e no qualche mese nella passata stagione ed è stato fermo per la maggior parte del campionato? Anche le rose degli u16 e u15 ne risentiranno sicuramente, ma avendo un percorso di crescita ancora in parte da fare è possibile che questo stop prolungato venga recuperato col tempo nei mesi a venire. Anche in questo caso si può paragonare lo sport alla scuola: se uno studente di prima elementare viene tolto dalla propria classe a inizio anno e viene re-inserito due anni dopo in terza, cosa succede? La crescita di un giovane calciatore è come la crescita in generale, il tempo perso non recuperi e non torna indietro".

Allenamenti 

"Cerchiamo di fare il possibile per rispettare tutte le norme che siamo tenuti e seguire. Tutti gli staff tecnici delle varie squadre sono in difficoltà nello svolgere il proprio lavoro ma stiamo cercando di fare il possibile per mantenere un certo ritmo nell'attività sportiva. Non capisco molto il senso di alcune esercitazioni che permettono di mantenere il distanziamento sociale: se questi bambini sono sempre i soliti venti e sono controllati attentamente dai genitori, che senso ha questa cosa?".

Rinvii di partite di campionato

"A volte abbiamo assistito ad alcuni rinvii discutibili, più per precauzione che per un reale rischio di contagio. Partite che si potevano benissimo giocare e anche in questo caso fatico a comprendere il perchè. Per esempio, dovevamo giocare con l'u17 a Brescia e con l'u16 a Bergamo contro l'Atalanta ma soltanto la prima partita è stata giocata, eppure non c'era nessun caso di positività tra le rose e gli staff delle 4 squadre in questione". 

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Protocolli e proposte

"Poco prima della sospensione del campionato erano state presentate alcune proposte in una riunione con i responsabili di tutte le squadre di Primavera 2. L'accordo era quello di attendere il 2 novembre per eventuali decisioni sul campionato in questione, mentre le Federazione ha optato per la sospesione immediata del campionato. Per tutti i direttori sportivi delle società c'erano le condizioni per proseguire il campionato ed era stata individuata una soglia di 5 positività per squadra oltre la quale quest'ultima non avrebbe potuto disputare la partita di campionato. Non capisco perchè hanno voluto sospendere tutto così in fretta mentre lo Stato ci aveva concesso di proseguire con le nostra attività almeno fino a quando la situazione sarebbe rimasta sostenibile".

Soluzioni per il campionato 

"Credo che prima di febbraio non sia immaginabile la ripresa del campionato. Le soluzioni sono due: la prima è quella di concludere il campionato senza playoff e dare la possibilità alle squadre di disputare tutte le partite di campionato facendo fede a quella che è la classifica finale, la seconda è quella di preparare un nuovo regolamento per la fase finale in caso di ulteriori sospensioni del campionato così da chiarire fin da subito il meccanismo di accesso ai playoff, magari limitando a 4 il numero delle squadre che si sfideranno per il titolo finale. Ritengo fondamentale mandare avanti tutto il movimento, non mi interessa vincere o perdere il campionato perchè la crescita sportiva e umana non passa certo dalla posizione in classifica alla fine dei giochi".

In prospettiva 

"La società ci ha dato l'input di puntare su giovani della nostra regione e di integrarli sempre più nel nostro vivaio. Negli ultimi anni abbiamo cercato di soddisfare questa richiesta del club e difficilmente abbiamo pescato fuori regione. La nostra rosa Primavera, per esempio, è composta solo da friulani da due anni a questa parte, molti dei quali sono 2003 con qualche 2002 destinato alla prima squadra. Sopratutto negli ultimi tempi abbiamo avuto la soddisfazione di lanciare vari giovani portieri come Provedel, Gasparini, Perisan, Meret, Crespi, Vicario. Ci piacerebbe riuscire ad ottenere gli stessi risultati anche con giocatori di movimento e ci stiamo concentrando in questa direzione. Siamo sulla buona strada se pensiamo a Ballarini e Palumbo, quest'ultimo infatti ha già esordito in prima squadra facendo ben sperare. Ricordiamoci anche di Berra, Magnino e Pontissimo, tutti e tre militanti nell'attuale campionato di serie B". 

Simone Pafundi, classe 2006

"Simone è un giovane di grande prospettiva. Ricordiamoci che lo scorso anno ha fatto benissimo con l'u15 da sotto età e quest'anno con l'u16, sempre da sotto età, sta confermando ampiamente il suo potenziale. Quello che gli consiglio è di stare tranquillo e di proseguire con questo percorso di crescita, di concentrarsi, di studiare e di stare con i piedi per terra. Scommetto sicuramente su di lui e sono sicuro che anche il suo esordio nella massima serie sarà precoce".

 

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