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Tra alti e bassi, il Lecce primavera da ormai due anni, quando i giallorossi sono ritornati dapprima in cadetteria per poi sorprendere tutti e fare il grande salto in A, è una delle più valide squadre del campionato di Primavera 2B, merito soprattutto del lavoro del Responsabile del Settore Giovanile salentino Gennaro Delvecchio che ha costruito una valida squadra, portando gran parte dei ragazzi dal settore giovanile del Bari dopo il fallimento del club biancorosso. Tra questi giovani ragazzi figura anche il nome di Sergio Maselli, centrocampista ormai in pianta stabile negli undici titolari di mister Sebastiano Siviglia e da qualche tempo adocchiato anche dal tecnico della prima squadra Fabio Liverani.

Centrocampista classe 2001, Sergio muove i primi passi nel mondo del pallone all’età di 4 anni, inizialmente giocando in una scuola calcio chiamata Wonderful Bari, per poi passare ormai dodicenne nel settore giovanile vero e proprio della squadra biancorossa. in cui rimane quattro anni quando, con il fallimento del club, si ritrova svincolato, accettando così la proposta del Lecce, spinto dalla presenza di Gennaro Delvecchio, ex Responsabile del Settore giovanile del Bari, anch’esso approdato nel club giallorosso.

L’esperienza nel club salentino fino ad ora si è dimostrata molto motivante, portando il giocatore ad una crescita sotto tanti punti di vista e soprattutto al raggiungimento di tanti obiettivi tra cui varie partite con la fascia da capitano nel campionato di Primavera 2B, 4 gol in campionato, tante panchine in Serie A e soprattutto l’esordio con la squadra maggiore nel match di Coppa Italia contro la SPAL.

Come ogni ragazzo che calca un campo da calcio, anche lui si ispira a grandi giocatori: Pirlo, Iniesta, Busquets, Veratti e soprattutto Xavi, intelligente e forte tatticamente, un fenomeno in se e per se, stimato dal giocatore del Lecce soprattutto per le grandi qualità, e per il ruolo e la stazza in cui Sergio stesso si rivede. Tutti rigorosamente centrocampisti ma d'altronde il ruolo è quello, anche se l’idolo rimane l’alieno Lionel Messi.

Gli obiettivi sono chiari, il sogno di Sergio è quello di poter diventare un calciatore professionista ad alti livelli, magari arrivando a giocare nel Milan, squadra di cui è tifoso fin da bambino, sa però che tutto ciò non avviene per caso ma solo compiendo grandi sacrifici giorno dopo giorno si verrà ripagati. Il giovane centrocampista barese inoltre pone molta importanza alla scuola, l’obiettivo principale di quest’anno è infatti quello di diplomarsi, soprattutto per non deludere la famiglia che, anche se distante, ha sempre appoggiato il ragazzo in qualsiasi decisione. Ovviamente senza però tralasciare la compagnia e gli svaghi, dove tra una partita a Fortnite con il suo imbattibile team, una partita a FUT con i compagni di squadra e una serie su Netflix (La Casa di Carta, Peacky Blinders e Riverdale alcune tra le preferite), riesce a leggere qualche pagina del suo libro su Totti.

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