x

x

Filippo Veneran sarà per un po' di tempo l'incubo di tutti i giocatori del Venezia Primavera. Grazie ad una performance stellare il portiere classe 2005 del Cittadella Primavera ha negato i tre punti ai lagunari nell'ultimo match di Primavera 2a del “Taliercio”, segnalandosi come migliore in campo alla prima presenza in U19. Senza Filippo Manfrin e Matteo Michelin, Manuel Iori ha lanciato il terzo portiere delle sue gerarchie ottenendo il massimo dal suo estremo difensore in uno dei campi più ostici del campionato.

Il Venezia nel destino

Un'occasione sfruttata quasi per caso e colta al meglio da parte di Filippo Veneran, che nella giornata di sabato ha trovato anche la sesta presenza delle ultime due stagioni con la maglia del Cittadella. Arrivato nell'estate del 2020 dal Giorgione Calcio, uno dei migliori settori giovanili della provincia di Treviso, il classe 2005 ha giocato il primo anno in granata con l'U16, collezionando anche due gettoni con la selezione U17 contro SPAL e (ironia della sorte) Venezia. Proprio contro i lagunari ha ottenuto da portiere titolare il primo punto in U17, in una gara terminata 1-1 in cui andò a segno Nicola Camolese, terzino sinistro che ha giocato dal 1' con gli arancioneroverdi di Soncin nel match di sabato scorso. Ma la scorsa stagione, sempre in U17 non più da sotto età, si è rivelata più che difficoltosa per Veneran: solo 5 gettoni stagionali con 12 gol al passivo, venendo escluso dalla lista dei convocati in ben 11 occasioni. Nell'annata debutto in Primavera, Veneran sembrava destinato ad un minutaggio risicato in attesa di giocarsi la sua chance l'anno prossimo, chiuso dalla concorrenza di Filippo Manfrin (classe 2004 titolare con Iori anche nella passata stagione in Primavera 2a) e Matteo Michielin, suo collega pari età avanti nelle gerarchie. Ma la vita, diceva Tom Hanks interpretando Forrest Gump nel celebre film di Robert Zemeckis,  è una scatola di cioccolatini e non sai mai cosa ti capita: Manfrin viene presto aggregato alla prima squadra di Gorini e Michelin dopo 4 presenze da titolare in campionato viene espulso nel giro di 11 minuti nel finale del match contro il Como, terminato sul risultato di 2-2. Contro il Venezia è il turno di Veneran, alla prima presenza assoluta in Primavera e alla sesta totale dall'inizio della scorsa stagione, nel campo di una delle candidate alle massime posizioni del Primavera 2a reduce da quattro vittorie in altrettante partite di campionato che nella passata stagione ha terminato la regular season con il miglior attacco. Eppure Filippo Veneran si rivela più pronto che mai.

Il talismano granata

Che sia giornata di grazia, gara del destino o possibile turning point della breve carriera di Filippo Veneran non lo sappiamo ancora, sta di fatto che il Venezia non va oltre lo 0-0 contro il Cittadella e rischia di perdere la partita nel finale. Sul muro alzato dal classe 2005 sbattono Hilmir Rafn Mikaelsson (autore di una doppietta all'esordio tra i professionisti nel match di Coppa Italia contro l'Ascoli), Kristofer Jonsson e Melvyn Remy, in una serie di interventi che non si limita ad un momento clou della partita, ma che si estende nell'arco di tutta la gara: nel clean sheet dei padovani c'è tanta imprecisione dei lagunari, ma anche le 8 parate di Veneran. Strepitosi gli interventi su Mikaelsson nel primo tempo (una smanacciata sotto la traversa dopo un colpo di testa ben calibrato dell'islandese) e su Remy al 56' (una parata a mano aperta sul tiro potente al volo del francese libero sul secondo palo). Ruba l'occhio ai fotografi, scoraggia gli arancioneroverdi e dà sicurezza ai compagni non solo con gli interventi tra i pali, ma anche con le buone uscite alte e basse. Il tutto, lo ripetiamo, all'esordio in Primavera.

Poca retorica e tanta sostanza

Un fisico non statuario, né per muscolatura né per altezza, ma tutti i fondamentali riassunti in un metro e ottanta superato: riflesso, posizionamento, uscita e punto di riferimento per i compagni. Che sia una giornata fortunata o meno, le sue caratteristiche restano impresse per quanto mostrato in campo, ma ciò che non è da sottovalutare è l'aspetto mentale. Sappiamo quanto il portiere abbia bisogno di certezze, continuità e fiducia: Veneran ha cancellato questi aspetti con la consapevolezza di avere una grande chance, è apparso concentrato e in grado di trovare le misure fin da subito, non ha temuto il confronto e ha mostrato un coraggio notevole. Tutto ciò non accade e non può accadere per caso: crederci sempre è il mantra, ma farlo veramente per l'arco di mesi e mesi in cui si è una seconda scelta per poi trovare un'occasione non è da tutti. Filippo Veneran evidentemente questa chance se l'è meritata e non l'ha vista piovere dal cielo. Ora per lui si possono realisticamente aprire prospettive di titolarità nell'arco della sua prima stagione in Primavera, perché se lo spirito del ragazzo è questo allora il Cittadella potrà lavorare sulla continuità del suo portiere a lungo termine. Intanto Manuel Iori tira un sospiro di sollievo, tra i pali le sicurezze non mancano anche dalla sua terza scelta iniziale.

Primavera 1, la classifica marcatori dopo la 34^ giornata: Burnete è capocannoniere, Bruno e Montevago sul podio
Hellas Verona, scelto il nuovo allenatore: panchina affidata a Sammarco