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FOTO GIULIO TIBERI

Terza presenza stagionale, secondo clean sheet consecutivo. Queste le statistiche della stagione attuale di Davide Mastrantonio, il portiere classe 2004 che sta trovando sempre più spazio nella Primavera di mister De Rossi. Oltre questi freddi numeri però c’è tanto di più, perché l’ennesimo prodotto del vivaio giallorosso ha classe cristallina e del volo ne ha fatto uno stile di vita. Davide ha dimostrato nel corso della sua giovane carriera di saperci fare davvero, conquistando un campionato under 15 e sfiorando quello under 17. Quest’ultimo, interrotto a causa del Covid, ha visto la Roma dominare in largo e in lungo fino al momento della sospensione. Quella stagione terrà la porta inviolata solo quattro volte, ma l’estremo difensore giallorosso parerà tre rigori neutralizzando il 100% dei tiri dal dischetto avversari. Due di essi arrivano nella stessa partita, ed è quella del derby contro il Frosinone, non proprio un match qualunque. In quella giornata si dimostrerà glaciale, specialmente dagli undici metri, disinnescando prima Piacentini e poi Jirillo. 

L’anno successivo De Rossi lo aggrega in Primavera, e alla seconda di campionato arriva l’esordio da titolare. La sfida vede affrontarsi Roma e Genoa, pronti via e i giallorossi sono già sotto. Da situazione di calcio d’angolo la difesa dei lupi perde la marcatura su Eyango che è libero di colpire a rete e portare in vantaggio i grifoni. Nel tentativo di recuperare il match la Roma attacca a testa bassa e lascia tanto spazio alle ripartenze rossoblù. Alla mezz’ora è proprio Mastrantonio a rendersi protagonista: un passaggio in profondità trova impreparata tutta la difesa giallorossa e lancia a rete Kallon, l’ala della Sierra Leone calcia forte ma l’estremo difensore esce bene e blocca il tiro in sicurezza. I capitolini riusciranno poi a ribaltare la partita portando a casa i tre punti.

Passano cinque mesi e arriva un’altra chance, è la recente partita Milan-Roma valevole per la 14° giornata del Primavera 1. Il match finisce 0-0 con pochissime occasioni per i rossoneri, ma negli highlights di giornata compare una sua parata. Da situazione di palla ferma la difesa giallorossa si addormenta, Hauge batte la punizione in tempo zero servendo Mionic liberissimo di calciare in porta; il tiro del croato è angolatissimo, il portierone romano accetta la sfida e con un volo plastico riesce a deviare la sfera in corner e salvare il risultato. La giornata successiva è ancora titolare, la sfida è contro il Bologna. Per la Roma arriveranno i tre punti e una sua parata di piede sul tiro all’angolino dell’emiliano Rabbi risulterà decisiva per il risultato finale.

Oltre agli ottimi riflessi e al buon posizionamento tra i pali c’è da segnalare un’altra caratteristica importantissima, la comunicazione. Durante le partite in cui ha giocato il portiere si è fatto sentire tantissimo, soprattutto con i suoi difensori. Lui stesso ai microfoni di RomaTV ha dichiarato:” Per me la comunicazione con la squadra è fondamentale, perché permette a tutti di aiutarsi a vicenda”, continua “All’inizio c’è stato qualche problema con la lingua, ma adesso è tutto risolto”.

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Leadership e carattere da vendere per il numero uno giallorosso, che a diciassette anni appena compiuti è al lavoro per prendersi subito un posto da titolare. Fonseca ha già dimostrato di voler lanciare i giovani di valore della società, schierando titolare, dopo svariate convocazioni, l’altro portiere Boer in Europa League con il CSKA Sofia. Adesso tocca a lui dimostrare ancora una volta il suo valore, il futuro è tutto nelle sue mani.

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