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Continua il momento altalenante del Sassuolo. Un punto in due gare per i neroverdi che nell'ultimo turno non sono andati oltre il pareggio contro il Cagliari. Tanto l'amaro in bocca per una squadra che, se al completo, ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Nonostante gli errori commessi nelle ultime due giornate, i neroverdi rimangono comunque in piena corsa per i playoff. In prima fila, tra i trascinatori del Sassuolo troviamo Flavio Russo, uno dei pochi punti fermi dell'attacco di mister Bigica.

Partenza dal basso

L'esordio in Primavera 1 è il coronamento di una lunga gavetta. Dopo essersi messo in mostra nel settore giovanile del Foggia, a 16 anni Russo riceve la chiamata del Catania. Un vero e proprio ritorno a casa per il classe 2004, nato e cresciuto in territorio etneo. Scelta non fu mai più azzeccata: nella stagione 2021/22 il 18enne diventa uno dei protagonisti dell'U19 rossazzurra siglando 6 reti. L'unico rammarico rimane la mancata qualificazione ai playoff di Primavera 3, un campionato da tutti giudicato come una vetrina di grande importanza per quei giocatori che da sottoetà vogliono aspirare a livelli più alti: un altro esempio lampante è quello di Giacomo Corona, ex attaccante del Palermo adesso al Torino. Non solo Primavera: a soli 16 anni e 355 giorni, Russo si toglie la soddisfazione di assaporare il calcio dei grandi esordendo con il Catania nel 1^turno della Coppa Italia di Serie C. Con il fallimento del club etneo, nell'aprile del 2022 il Sassuolo decide di anticipare la folta concorrenza assicurandosi per la prima squadra Luca Moro(attaccante classe 2001, adesso in prestito al Frosinone) mentre per la Primavera appunto Flavio Russo.

Al posto giusto

Russo non sembra aver patito più di tanto il doppio salto di categoria. I numeri parlano chiaro: in questa stagione il classe 2004 non ha mai saltato una partita totalizzando fino ad ora 28 presenze condite da 10 reti. Con la fine del percorso in U19 di Samele, Bigica ha trovato in Flavio Russo quella tipologia di riferimento centrale in grado di dare equilibrio ad una squadra piena di individualità e di spunti. Come tutti gli attaccanti, anche il 18enne vive di goal: aver raggiunto la doppia cifra alla sua prima annata in Primavera 1, non può che essere per lui un motivo di orgoglio. Un altro aspetto da sottolineare è la qualità in fase realizzativa, con l'ex giocatore del Catania che in questa stagione ha segnato di sinistro, di destro ma anche di testa mostrando quindi grandi capacità sulle palle alte. Oltre alla fase realizzativa, un altro dei motivi per cui Bigica ritiene indispensabile il classe 2004 è per il suo lavoro per la squadra. Dotato di una buona fisicità, Russo fa parte di quegli attaccanti bravi nella protezione della palla e nel giocare spalle alla porta.

Lo step successivo

Fantasia e voglia di crescere, questi sono i pilastri su cui si basa la stagione del Sassuolo Primavera. A prescindere da quale sarà risultato finale, Bigica ha saputo imprimere un'identità precisa alla propria squadra lavorando in maniera intelligente sulla crescita di ogni singolo giocatore. Nonostante provenisse da un campionato di livello inferiore, la bravura di Flavio Russo è stata quella di sapersi imporre all'interno di un gruppo già amalgamato e che lo scorso anno tra le altre cose ha portato a casa il torneo di Viareggio. Data la sua stagione buona è lecito pensare che il classe 2004 rientri negli osservati speciali di Dionisi. Dopo l'esordio da giovanissimo tra i professionisti, vedremo se da qui al 3 giugno arriverà anche l'esordio  nella massima serie. Non ci resta che attendere.

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