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Damiano Tommasi da giocatore faceva sentire la sua presenza senza far troppo rumore e con pragmatismo; ora da presidente dell' A.I.C. qual è, non è da meno. Intervenendo in diretta Facebook alla trasmissione di Accademia Dodo, si è espresso in maniera costruttiva e decisa sulle proposte che riguardano il rilancio del calcio a livello dilettantistico, proponendo l'abolizione della regola sugli Under, che obbliga ogni società a schierare, nell'arco dei novanta minuti, quattro ragazzi (uno del '99, due del 2000 e uno del '01), e quella riguardante il vincolo, annuale o pluriennale, con il primo rinnovabile ogni 1 luglio dai quattordici anni ai sedici e con il secondo facoltativo dai quattordici anni e obbligatorio dai sedici, legando il ragazzo fino ai venticinque anni. "È giusto emergere e conquistarsi il posto in prima squadra per merito, non per obbligo. Non è l'età ma è la qualità che conta. Poi bisogna capire perché qualcuno sostiene che togliendo questa regola i giovani non giocherebbero mai. Questa è una riflessione che dovremmo fare come Paese", le sue parole per la prima regola; mentre sul vincolo:"Si tratta di un cambiamento necessario mirato sulle esigenze dei ragazzi e delle famiglie, ovviamente senza mettere in difficoltà le società. Bisogna garantire la possibilità di una scelta libera e allo stesso tempo garantire alle società di poter riprogrammare l'attività ogni anno serenamente. E' un tema da affrontare senza pregiudizi né punti fermi. Bisogna metterci mano perché il vincolo crea disagi e l'abbandono sportivo in giovane età è già un problema non indifferente". Ovviamente, soprattutto dopo questa pandemia, c'è da rivedere qualcosa, non solo nel mondo dilettantistico ma in generale, dove la valorizzazione dei propri giovani, quasi sicuramente, diventerà una priorità. 

Dichiarazioni riportate e riprese da 'Gazzettaregionale.it'

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