Torino, Juric: "Parte tutto dagli investimenti nel settore giovanile"
Le parole del tecnico granata in conferenza stampa
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Con qualche speranza di qualificazione in Europa ancora in vita, il tecnico granata Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa in vista della partita tra il suo Torino e l'Atalanta, fresca vincitrice dell'Europa League. Interpellato proprio sul confronto con la splendida realtà orobica di Gian Piero Gasperini, Juric ha elogiato il modus operandi dei nerazzurri, riservando parole importanti riguardo alla cura del settore giovanile. Di seguito le sue dichiarazioni.
Le parole di Juric sulle giovanili
“Parte tutto dal settore giovanile. Gasperini ha riconosciuto la forza dei giocatori e hanno fatto tante plusvalenze e grande capacità di reinvestire bene, costruire lo stadio e il centro sportivo. Il primo impulso sono stati gli investimenti del settore giovanile che hanno portato tanti soldi per rinnovarsi bene. Vanno d'accordo la famiglia e Gasperini, è questo secondo me. In questi tre anni noi abbiamo fatto passi molto importanti, a prescindere dal risultato abbiamo giovani interessanti ed è un buon punto per crescere ulteriormente”.
La Primavera granata: niente playoff, ma crescita evidente
La squadra allenata da Giuseppe Scurto non è riuscita a conquistare un posto nei playoff per l'assegnazione dello Scudetto di categoria, ma ciò nonostante la stagione della Primavera granata si può ritenere indubbiamente molto positiva. I 49 punti conquistati nella fase regolare della stagione sono valsi un ottavo posto finale, indice di un campionato giocato su alti livelli con picchi importanti e, soprattutto, una crescita generale come gruppo e come singoli. Ne sono un chiaro esempio i recenti debutti in prima squadra di Zanos Savva e Alessandro Dellavalle, con il primo addirittura a segno all'esordio nella massima serie. Prospetti interessanti e futuribili che, insieme ad Aaron Ciammaglichella, potrebbero far parte del nuovo corso granata a partire già dal ritiro estivo, nel corso del quale potrebbero essere aggregati ai grandi e giocarsi le loro carte in ottica futura.