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Vent'anni e una carriera ricca d'esperienza in ambito giovanile. La sua “tappa” è ora ferma in Campania, dove è approdato la scorsa estate ambientandosi in fretta e diventando uno dei leader della sua squadra. Stiamo parlando di Francesco Milani, difensore centrale classe 2000 della Primavera della Salernitana. Un fuoriquota che proviene dalla Spal, club con il quale un anno fa sfiorò la promozione nel massimo campionato Primavera, dopo aver perso la finalissima contro la Lazio. Attualmente si sta allenando agli ordini di Ventura, in attesa di una eventuale ripresa della serie cadetta e per assimilare nozioni, che per un giovane, servono come il pane quotidiano.

LA STORIA - Milani nasce a Palestrina, cittadina non distante da Roma. Ha sempre avuto una passione irrefrenabile per il calcio e il suo percorso inizia proprio dal Palestrina all'età di otto anni. Poi le categorie regionali col Tor Tre Teste e la Vigor Perconti dove gli addetti ai lavori lo notano e lo portano alla Lazio. Dopo i biancocelesti, inizia il suo peregrinare per l'Italia. Successivamente passa infatti allo Spezia. In Liguria rimane tre anni, poi metà stagione a Livorno e metà alla Spal. Ora la Salernitana, dove in Primavera ha collezionato diciassette presenze e un gol nel derby contro il Benevento. Un'annata importante la sua, che gli ha permesso ancora di mettere in mostra le sue qualità e di affrontare per la terza stagione il campionato Primavera. A Salerno sono subito saltate all'occhio le sue doti di leader dentro e fuori dal campo. Questo è Francesco Milani, un ragazzo che lavora in silenzio, che ha come modello di riferimento il laziale Acerbi e che spera un giorno di coronare il suo sogno.

CARATTERISTICHE TECNICHE - Milani è un centrale difensivo ben strutturato (1.87 cm) che può essere schierato in una difesa a tre o a quattro. Molto bravo nella fase di impostazione da dietro, rappresenta uno dei giovani più interessanti ed in rampa di lancio della società di Claudio Lotito. Alle doti di costruzione, Milani abbina anche peculiarità fisiche e mentali, vedi capacità d'anticipo o lettura di varie situazioni in fase di possesso e non. E' spesso pericoloso in fase di finalizzazione, in particolare sui calci piazzati, quando si sgancia dalla difesa per andare a colpire di testa e sfruttare quindi i suoi centimetri.

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