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Foto: Martina Cutrona
Foto: Martina Cutrona

Claudio Cassano ha firmato la sua prima rete tra i professionisti ieri pomeriggio nella sfida tra Cittadella e Lecco, portando tre punti ai veneti. Oltre al cognome, più che noto nella capitale, anche i numeri portano ad accomunarlo con il famoso Antonio. Claudio, infatti, arriva da un percorso promettente con statistiche interessanti già dalla stagione 2018-2019 con la maglia della Roma U16, dove ha segnato una ventina di gol e altrettanti assist. Si riconferma l'anno successivo con l'U17 con 12 reti in 15 giornate, cifre che avevano portato alla sua convocazione in azzurro, saltata poi per un infortunio alla schiena. 

Il 4 ottobre 2020 è la data dell'esordio con la maglia della Primavera giallorossa sotto la guida di Alberto de Rossi, contro la Fiorentina di Aquilani. Poco dopo arriva la proposta della Roma per il primo contratto da professionista, firmato dai genitori perché ancora minorenne. La sua è una famiglia semplice che non vive per il calcio, ma che ha sempre sostenuto la passione del figlio fin da piccolo. I primi calci al pallone, infatti, li tira nell'ADP Brasilea Barletta, città nativa e squadra nella quale risaltavano già le sue qualità in mezzo ai più grandi. Dopo una parentesi a Bisceglie arrivano tanti “no” per Cassano, non per le sue qualità ma per la sua bassa statura. L'ora della sua rivincita è arrivata: nell'estate 2023 il Cittadella ha puntato su di lui acquistandolo a titolo definitivo dalla Roma per 200mila euro e il 20% sulla futura rivendita. Ora vorrà dimostrare che il cognome che porta non sia stata solo una coincidenza.

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