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Malagrida Sampdoria. Foto: Martina Cutrona
Malagrida Sampdoria. Foto: Martina Cutrona

Come annunciato ufficialmente dal proprio sito, l'U.C. Sampdoria comunica di aver rinnovato il contratto relativo ai diritti alle prestazioni sportive del calciatore Lorenzo Malagrida. Il centrocampista si è legato al club blucerchiato fino al 30 giugno 2026.

CHI E' IL CENTROCAMPISTA DELLA SAMPDORIA

Nato a Pietra Ligure il 24 ottobre 2003, Lorenzo Malagrida è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria. Anno dopo anno è salito di categoria rimanendo sempre in blucerchiato. Nonostante la sua giovane età (appena vent'anni) oggi fa parte della prima squadra che milita in Serie B e ha già esordito in diverse competizioni ufficiali tra cui Serie A e Coppa Italia, oltre ai tornei con le giovanili con i quali ha segnato 12 gol e 9 assist in quattro stagioni. L'esordio in Coppa Italia è arrivato la scorsa annata agli ottavi contro la Fiorentina dove ha giocato 13 minuti. Sempre nel 2022/23 ha accumulato 103 minuti nel massimo campionato prendendo parte alle sfide contro Atalanta, Salernitana, Juventus, Roma, Torino e Napoli. Lo stesso Malagrida aveva espresso la sua gioia lo scorso giugno ai microfoni di Numero Diez, raccontando anche del rapporto in famiglia con il calcio: «Mi sono avvicinato al calcio grazie a mio padre, che mi ha sempre aiutato con gli allenamenti e dato consigli. Poi è anche una cosa di famiglia, la viviamo a 360 gradi. Mio zio, Antonio Manicone, è stato calciatore in Serie A e vice-allenatore. È una cosa che penso abbiamo nel sangue, in pratica»

Sampdoria

ORA IL RINNOVO DEL CONTRATTO

A fine anno la Sampdoria è retrocessa in Serie B e quest'anno Malagrida non ha ancora esordito nella seconda divisione italiana. Ora è arrivato il rinnovo del contratto fino al 30 giugno 2026 e il talento di Pietra Ligure è destinato a rappresentare la maglia blucerchiata vista la sua storia club e la sua città natale. Come raccontato dallo stesso centrocampista, non è stato facile entrare nella mentalità del professionista in età così giovane: «Quando inizi a giocare a calcio sai già che dovrai rinunciare a qualcosa, come feste e amici. Devi saper conciliare bene anche studio e allenamenti, ma se hai un obiettivo ben preciso sai iòà che lo fai per quello. Per i primi anni della mia carriera io ho fatto avanti e indietro con il pullman per venirmi ad allenare qui a Genova e poi ho avuto la fortuna di avere il convitto. Dall’U17 ho iniziato a vivere qui e le cose si sono stabilizzate. Ma prima di allora ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre supportato e aiutato a gestire bene il mio tempo». Come molti bambini che amano il pallone, anche Lorenzo ha un idolo da cui ha sempre preso ispirazione anche per la sua bassa statura (1,74 m): «Essendo un giocatore rapido e di bassa statura mi sono sempre ispirato a Messi, ma è un paragone veramente troppo enorme. Poi penso che sia stato l’idolo della maggior parte dei bambini alla mia età. Per me è il prototipo di giocatore ideale, l’ho sempre guardato con immensa ammirazione».

 

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