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L'esultanza della Primavera del Frosinone

Non ci siamo certo annoiati durante questa settimana densa di impegni legati al calcio giovanile, l’ultima del 2019 prima della meritata pausa in concomitanza delle feste. A cavallo tra gli ultimi due turni dell’anno solare, ci ha pensato la Primavera Tim Cup a tenere compagnia a tutti gli appassionati, con gli ottavi di finale della coppa nazionale che hanno regalato molte sfide incerte e tanti colpi di scena. Un turno che può essere raccontato con un minimo comune denominatore: la rivincita del campionato Primavera 2. Botti finali di questo 2019 che hanno segnato senza dubbio questa annata ricca di colpi di scena. 

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Tre le otto formazioni che hanno staccato il biglietto per i quarti di finale di Coppa Italia, ben quattro provengono dalla serie cadetta, introdotta nel 2017 in seguito alla riforma che ha inciso in modo significativo sulla struttura dei campionati giovanili. Il vento di novità ha cominciato a soffiare dal marzo scorso, quando il Bologna è stato capace di firmare l’impresa della conquista della Viareggio Cup, inaugurando un tris di successi completato dalla promozione in Primavera 1 e dal successo nella Supercoppa di categoria contro il Pescara. E nel solco tracciato dai rossoblù si sono inserite le quattro “guastafeste”, capaci di scombinare i piani di alcune delle big e di strappare un invito per il gran ballo dei quarti di finale. Tre sorprese e mezzo, per così dire, perché il Milan (vittorioso ai calci di rigore sul campo del Torino) merita di essere considerato su un piano differente rispetto alle compagne di categoria, per potenzialità e blasone ben diversi dalle tre “cenerentole” che hanno firmato altrettante imprese.

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Prendete il Frosinone, per esempio. Ottavo nel Girone B del campionato Primavera 2, eppure capace di firmare il delitto perfetto sbancando il campo dell’Inter, vice campione d’Italia e da anni ai vertici della categoria. L’impresa confezionata dai ragazzi di mister Marsella è l’emblema della “classe operaia” che si è meritata una fetta di paradiso calcistico. E non si dia la colpa al turnover, perché dando uno sguardo all’undici schierato dai nerazzurri troviamo gran parte dei titolarissimi di mister Madonna, tralasciando la profondità di una rosa sulla carta fuori concorso al cospetto di quella dei ciociari. Ma il bello del calcio sta proprio in questo, e gli ottavi di finale della Primavera Tim Cup ce lo hanno ricordato in maniera decisamente accorata. La sinfonia dell’Hellas Verona sul campo del Cagliari, seconda forza (sia pure a sorpresa) del Primavera 1, e il successo della Cremonese ai danni del Chievo rappresentano ulteriori testimonianze del rinnovato equilibrio tra i due campionati. Permettendo ai ragazzi di confrontarsi ogni settimana con un livello consono alle proprie potenzialità, si è ridotto considerevolmente quel gap un tempo abissale con le eccellenze della categoria. E allora, il 29 gennaio, sarà bello accendere i riflettori sul quarto di finale “cadetto” tra Verona e Frosinone, oppure osservare con curiosità in che modo la Cremonese proverà a sgambettare la Juventus, o ancora capire se il Milan si confermerà pronto al ritorno nella massima serie guardando negli occhi la Fiorentina. Perché il calcio che ci piace, e che amiamo raccontare, è quello capace ancora di sorprenderci, rendendo sempre attuale il mito di Davide contro Golia. Cadetti a chi? Il Primavera 2 vuole riscrivere la storia, vedremo se questo 2020 ci riserverà delle sorprese per quanto riguarda la Primavera Tim Cup. 

Credit foto: Instagram @FrosinoneCalcio

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