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Una storia che insegna a non mollare mai quella di Micheal Kayode, terzino nato a Novara di origini nigeriane, classe 2004 della Fiorentina. Sì, perché il suo cammino rispecchia quello di chi lavora duramente per un obiettivo, di chi non si lascia scoraggiare quando il traguardo sembra allontanarsi, e di chi anche quando ha già fatto parecchia strada sa che deve pedalare ancora molto. Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, rimane per 7 anni in bianconero poi arriva la cessione in Serie D al Gozzano. Una retromarcia inaspettata per la sua giovane carriera visto il talento, ma nessuno sconforto, non di certo per uno come lui che si rimbocca le maniche e scende in campo con una motivazione esemplare, allenandosi tra i dilettanti e conoscendo la fatica di chi gioca a calcio più per passione che per lavoro. Poi la svolta: la chiamata tanto attesa tra i professionisti è da parte della Fiorentina, dove finalmente mostra a tutti le sue qualità nella Primavera di Aquilani, nella quale conta 71 presenze condite da 6 gol e 5 assist, una Coppa Italia Primavera e due Supercoppe Italiane di categoria.

Grazie a questa mentalità Micheal è riuscito a raggiungere il calcio di alto livello in cui si trova oggi: “Ho fatto un passo indietro per farne due avanti”. Se ha “Realizzato il sogno di un piccolo bambino che fino a qualche anno fa li guardava in tv” lo deve solo a sé stesso e alla sua fame, alla sua tenacia, perché quest'estate è arrivato il coronamento e la consacrazione di un talento che era in attesa di esplodere. Campione d'Europa con l'Italia U19 con gol in finale contro il Portogallo, poi la chiamata di Mister Italiano in Prima squadra con la Fiorentina. Dopo l'infortunio di Dodò si sono spalancate le possibilità per Kayode di farsi vedere in Serie A. Ieri sera, nella 7^ giornata di campionato, tutta Italia ha visto le potenzialità del classe 2004 che ha pesantemente contribuito alla vittoria della Fiorentina per 3-0 sul Cagliari, con un autogol propiziato, un salvataggio sulla linea e una prestazione da 7 in pagella tra i grandi. Ora il destino è nelle sue mani e vista la mentalità con cui affronta gli obiettivi potrebbe arrivare ancora più in alto.

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