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EDITORIALE – Milan, Camarda contro la Fiorentina non fa male a nessuno

L’eventuale debutto del classe 2008 può solo dare linfa a Pioli e al calcio italiano

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Camarda Milan Primavera

Francesco Camarda scalpita in vista di Milan-Fiorentina. 15 anni e 9 mesi, il classe 2008 diventa il più giovane convocato della storia rossonera e potrebbe superare Paolo Maldini come debuttante più precoce. Mai come in questo caso, però, tentar non nuoce.

Il profumo del predestinato

7 gol in 13 partite di Primavera, 3 in Youth League di cui uno strepitoso in acrobazia contro il Paris Saint-Germain. Il percorso di Francesco Camarda in questa stagione è brillante, ma se lo confrontiamo con le aspettative e le recensioni degli anni passati diventa addirittura luccicante. Classe 2008, Camarda ha segnato centinaia di gol fra esordienti e giovanissimi giocando da sotto età, è stato messo sotto contratto da Adidas all’età di 13 anni, ha ricevuto offerte da tutta Europa che potessero migliorare la sua vita e quella della famiglia. Insomma, con la Primavera di Ignazio Abate l’attaccante ha già trovato il suo habitat, in una categoria in cui non solo è sempre il più giovane in campo, ma lo è di gran lunga.

Camarda Milan

ph: MARTIN COCCIOLO

La tavola è apparecchiata

Capitolo II, l’emergenza in attacco nella Prima squadra di Stefano Pioli. A tre giorni dalla partita contro il Borussia Dortmund di Champions League, il Milan torna dopo la sosta reduce dal pari di Lecce. Il 2-2 del Via del Mare ha portato polemiche per il gol annullato a Roberto Piccoli e critiche nei confronti dell’allenatore del Diavolo, ma nel calderone delle discussioni entra anche il doppio giallo per proteste del totem offensivo del Milan, Olivier Giroud. Senza il francese, Pioli ha preparato la gara in settimana puntando su Noah Okafor dal 1′ contro la Fiorentina nel ruolo di centravanti, in un Milan orfano anche di Rafa Leao per un problema muscolare. Ieri, però, ecco il colpo di teatro: Okafor dà forfait per la partita di domani, il (finora) deludente Luka Jovic è l’unico numero 9 a disposizione. E poi c’è Camarda, chiamato a rapporto e pronto al salto. Se non sono segnali questi…

Camarda e un rischio calcolato

“E se si bruciasse? E se venisse fischiato? E se il Milan perdesse? E se Martinez Quarta non gli facesse toccare palla?”. Non siamo abituati, tutto qui. Il futuro può e deve essere suo, il presente non porta alcuna controindicazione. Camarda a questo Milan può fare bene a tutti: al calcio italiano, a Pioli, alla squadra e a sé stesso. La paura e il timore provengono dall’ignoto, lo stesso emisfero da cui nascono le meraviglie.

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