Arzignano, Baretta: "Mi ispiro a Chiesa. Esordio? Che emozione"

“Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare”. Nella terza serie italiana, esiste una realtà piccola, ma che da un paio di anni a questa parte si sta facendo valere. Stiamo parlando dell'Arzignano Valchiampo, società con sede ad Arzignano, in provincia di Vicenza. I veneti sono tornati tra i professionisti due anni fa, vincendo il campionato di Serie D. 

Al centro dell'agenda programmatica, non c'è solo la salvezza in Serie C, ma anche la crescita dei giovani. Noi di MondoPrimavera.com abbiamo contattato Tommaso Baretta, calciatore classe 2005 che poche settimane fa ha avuto il piacere di esordire in prima squadra. Ecco le sue parole. 

Baretta, Arzignano e l'esordio tra i grandi

Un derby proibitivo. É la 28^giornata del campionato di Serie C e l'Arzignano è chiamato all'impresa contro la seconda in classifica: il Padova. Oltre al blasone dell'avversario, i giallocelesti hanno dovuto fare a meno di molti calciatori, tra assenze e squalifiche. Una gara che parte subito in salita, con i Grifoni sotto di due reti dopo nemmeno dieci minuti. Nel finale, mister Bianchini decide di lanciare Tommaso Baretta: “Un' emozione incredibile. Mister Bianchini non mi ha dato consigli particolari, solo di dare il massimo per la squadra”. 

Un salto importante per un calciatore che di solito è abituato a giocare con la Primavera: “A metà febbraio sono stato aggregato alla prima squadra. Sin da subito ho notato un'importante differenza di ritmo. Inoltre, devi essere sempre concentrato, senza staccare mai la spinadalla partita”. Tommaso, che di mestiere fa l'attaccante, sta cercando di trarre degli insegnamenti dai giocatori più esperti: “Mi ispiro a tutti i centravanti della rosa, in particolare a Parigi e Lunghi”. 

Baretta, l'avventura in Primavera

La carriera di Tommaso Baretta non è partita all'Arzignano. Un percorso lungo e tortuoso che però lo ha portato all'esordio nel calcio dei grandi: “Ho iniziato a giocare nella squadra del mio paese, ovvero la Rivera Berica. Successivamente, ho vestito per otto anni la maglia del Vicenza, per passare infine all'Arzignano Valchiampo”. Il classe 2005 ha siglato 7 reti in 19 presenze ed è uno dei calciatori di punta dei Grifoni, decimi nel campionato di Primavera 3: “Stiamo attraversando una stagione particolare: lo scorso anno, siamo stati eliminati nelle semifinali dei playoff in Primavera 4. Alla fine però siamo stati ripescati in Primavera 3. La chiave è la forza del nostro gruppo. La gara che mi è rimasta maggiormente impressa è quella contro la Pergolettese: abbiamo pareggiato 3-3 e nel finale sono andato a segno". Una squadra che lo sta stupendo? “Il Modena. A mio parere hanno tutte le carte in regola per vincere il campionato. Hanno sia un grande affiatamento che delle ottime qualità". 

Baretta, studio e obiettivi

Difficile fare previsioni calcistiche su un ragazzo di appena 18 anni. Un' età importante, in tutti sono chiamati a fare delle scelte importanti per la loro vita. Tommaso è all'ultimo anno di scuola superiore e tra qualche mese dovrà affrontare la maturità. Difficile far conciliare il calcio con gli impegni scolastici… ma non impossibile: “L'organizzazione è molto importante. Cerco di ottimizzare i tempi, studiando spesso in anticipo. Nel tempo libero mi piace passare del tempo con i miei amici". 

La sua fonte di ispirazione è un calciatore che sta lasciando il segno in Serie A: “Il mio modello è Federico Chiesa. É un calciatore che sa essere incisivo nella partite”. Per quanto riguarda gli obiettivi, Baretta sembra avere le idee ben chiare: “Dare il massimo quando verrò nuovamente chiamato in causa in prima squadra. Il mio sogno è segnare tra i professionisti”.

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