x

x

Non solo 2002 o 2003, il campionato Primavera 1 sta mettendo in mostra diversi baby prospetti sconosciuti anche ai più attenti: tra questi Lorenzo Romani della Fiorentina.

Da Pescara alla Viola

Ci ha messo pochi mesi a stregare tutti Lorenzo Romani, difensore centrale classe 2005 della Fiorentina. E pensare che è solo il primo anno che veste la maglia dei viola, dopo l'esperienza nelle giovanili del Pescara. Una presenza con l'U17 biancoazzurra e punto di riferimento per la U16, poi l'addio alla casa madre per raggiungere uno dei vivai più floridi d'Italia la scorsa estate. Schierato nell'U18 da sotto età (lui che ha compiuto 17 anni lo scorso 28 febbraio), sono bastate 7 presenze per convincere Alberto Aquilani ad aggregarlo alla Primavera. In un campionato U19 dove i fuori quota fanno la differenza, l'ex-Delfino si è imposto con la semplicità che lo contraddistingue da metà novembre in poi.

“Per me è un giocatore importante”

Lorenzo esordisce in Primavera da titolare nella gara persa contro l'Empoli del 21 novembre persa per 2-0, con ben 90 minuti al centro della difesa. Seguiranno altre tre presenze da titolare con tanto di elogi di mister Aquilani dopo la vittoria della Viola contro la capolista Roma: “E’ un ragazzo che si allena bene, del 2005, fa parte di questa squadra e ha già giocato titolare. Per me è un giocatore importante”.  Sedici anni e nessuna paura di affermarsi tra i “grandi”, una consapevolezza dei suoi mezzi che lo può portare ad essere punto di riferimento delle nazionali giovanili azzurre, lui che ha già vestito la maglia della selezione U15. Otto presenze in tutto fino ad ora con la Primavera e un futuro nelle giovanili della Fiorentina con il mirino puntato sul “Franchi”.

L'evoluzione tattica

E pensare che fino a due anni fa Romani si disimpegnava da centrocampista nel vivaio del Pescara, poi l'arretramento nel ruolo di difensore centrale. Un mancino estremamente educato e quella semplicità nel giocare con e senza palla che non ha ruolo o posizione in campo. Senza colonne della Primavera Viola come Lucchesi e Frison, il classe 2005 si è adattato ai ritmi dei più grandi e ha imposto il suo credo: impostare con pulizia e intercettare il prima possibile il pallone per poter alimentare il gioco. E occhio ad un futuro in una difesa a 3: data la sua buona rapidità nonostante la mole fisica calza a pennello come elemento chiave di una retroguardia da braccetto sinistro. Perché la tecnica non ha età, così come l'intelligenza tattica. Un piccolo Bastoni per Firenze? Vedremo, i paragoni si sprecano, ma spesso e volentieri esaltano. Intanto la Fiorentina ha trovato un altro gioiellino per i successi della sua U19 e non solo.

Primavera 1, la classifica marcatori dopo la 34^ giornata: vince Ambrosino, Di Stefano e Nasti sul podio
Juventus, Mulazzi: "Campionato? La chiave è pensare di partita in partita"