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foto Transfermarkt
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Passador 6,5: il gol non è assolutamente imputabile ad un suo errore, per il resto della partita regala la sua consueta solidità nelle uscite basse e nelle prese alte.

Dembele 5,5: la voglia non manca ma pecca in precisione e continuità, troppi gli errori di disattenzione in fase difensiva. Dalla sua fascia parte il cross che deciderà la partita

N'Guessan 6: regge bene l'urto nella prima frazione, non riesce a fermare l'ondata di fisicità degli avversari in un finale in cui accusa la stanchezza.

Anton 6: partita in fotocopia con il compagno di reparto. Quasi perfetto nel primo tempo, male nell'azione del gol e nella ripresa.

Antolini 5,5: si vede poco in fase propositiva, meglio quando deve tenere la posizione. Dall'81' Dellavalle S.V. 

Gineitis 5,5: peccato per un autogol sfortunatissimo che in ogni caso indirizza pesantemente la partita, prestazione più sbiadita rispetto al solito.

Ruszel 6: solidità e geometrie ottime in mezzo al campo, soffre anche lui il calo di condizione fisica nel finale 

Weidmann 6: partenza a razzo, come rapidissimo è anche lo spegnimento. Un primo quarto d'ora di grande caratura tecnica e atletica, poi si affievolisce gradualmente, fino a diventare insipido nella ripresa. Dal 68' D'Agostino 6: ingresso di voglia, di foga, eccessiva però quando ha il pallone del potenziale pareggio ma lo spara alle stelle. Negli ultimi dieci minuti è il più pericoloso e il più attivo, non accusa il calo dei compagni provando anche a mettersi in proprio.

Jurgens 6: sempre attivo, freme perché sa che ogni sua giocata può essere pesante per il risultato finale, ma spesso eccede nella consapevolezza e spreca delle ottime occasioni.

Ansah 5,5: spreca una quantità industriale di palle gol. E' maniacale nell'arrivare a costruire le chance per sé o i compagni, ma si dimentica di mettere il cinismo e la cattiveria. Dal 45' Dell'Aquila 5,5: parte forte, poi verso la metà del secondo tempo rimane a terra, non riesce più a saltare l'uomo o ad essere incisivo creando per i compagni. 

Corona 6: partita valida dal punto di vista dell'impegno e della mobilità, un po' meno quando c'è da incidere in area di rigore. Perdona più e più volte il Verona, non un dettaglio per un terminale offensivo. Dal 45' Caccavo 6: viene colto dalla stessa malattia che oggi sembra aver colpito chiunque indossasse una maglia granata, la mancanza di cattiveria quando conta. Si spende per i compagni e si smarca con movimenti da grande attaccante, ma sul più bello grazia gli avversari buttando al vento il pareggio almeno in una occasione chiara.

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