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Diego Sia, la certezza del Milan Primavera di Abate

Il focus dedicato all’attaccante rossonero classe 2006

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Diego Sia Milan Primavera

Il Milan di Ignazio Abate erano anni che non partiva così forte in campionato. I rossoneri sono attualmente al secondo posto, dietro ai cugini dell’Inter, staccati di 4 punti dalla capolista. I meriti vanno sicuramente all’allenatore che non sta avendo timore ad imporre le proprie idee. Tra le rivelazioni di questo inizio di stagione c’è Diego Sia, attaccante classe 2006 e trascinatore dei rossoneri. Andiamo a svelare il suo identikit.  

Giovane tra i giovani

Diego Sia è nato il 10 marzo 2006 a Parabaigo, cittadina che si trova nell’hinterland milanese. Cresciuto nel vivaio del Milan, Sia riesce a scalare tutte le categorie giovanili fino ad arrivare all’U16. Qui la svolta. Nella stagione 2021-22, il classe 2006 segna 20 reti in 23 presenze, trascinando i rossoneri fino alla finale scudetto persa contro la Roma. La sconfitta non è il peggior fallimento. Lo scorso anno, Sia è stato aggregato inizialmente all’U17, segnando 5 reti nelle prime 5 gare. Le sue prestazioni non passano inosservate tanto da attirare le attenzioni di una sua vecchia conoscenza: Ignazio Abate. Il tecnico conosce le potenzialità dell’attaccante e per questo motivo decide di chiamarlo in pianta stabile in Primavera. Mai scelta non fu più azzeccata: in poco tempo, il classe 2006 riesce a ritagliarsi uno spazio da protagonista segnando 8 reti in 26 presenze. 

Diego Sia Milan Primavera

Diego Sia Milan Primavera – MARTIN COCCIOLO

Da matricola a possibile certezza

Diciassette anni e tanta voglia di incidere. Dopo una stagione da rookie, quest’anno Diego Sia vuole essere uno dei protagonisti dell’U19 rossonera. Il classe 2006 è un attaccante che grazie alla sua velocità può essere letale negli spazi stretti. Da un punto di vista tattico, Sia è un giocatore che può ricoprire diversi ruoli all’interno del 4-3-3 di Abate. Nato come ala sinistra, il 17enne può essere impiegato anche come ala destra, seconda punta e trequartista. Nelle prime tre contro Monza, Bologna e Sassuolo, Abate ha deciso di schierarlo come punta centrale, con lo scopo di non dare punti di riferimento alle difese avversarie. Sin qui in stagione ha raccolto un ottimo bottino tra Youth League e campionato Primavera: ben 8 le reti nel complesso per il centravanti e 6 gli assist. Non solo tecnica e finalizzazione. La sua importanza passa anche dalla grinta e dal sacrificio che mette in campo in tutte le partite. 

Tempo al tempo

Visione e programmazione. Questi i pilastri su cui si basa la rinascita del Milan Primavera. Con l’arrivo di Abate sulla panchina dell’U19, i rossoneri hanno puntato maggiormente sulla linea verde. L’obiettivo era chiaro: abbassare l’età media della squadra. Una visione in controtendenza rispetto a quella adottata da altri club italiani. Dare priorità alla crescita dei ragazzi, non ai risultati. Seguendo questa logica, lo scorso anno in campionato il Milan ha messo in campo delle prestazioni altalenanti, lottando fino in fondo per la salvezza. A volte è solo questione di tempo. Grazie alla scelta dello scorso anno, in questa stagione Abate si trova tra le mani una squadra con un’identità e maggiormente consapevole dei propri mezzi. E Diego Sia ne è decisamente la conferma.

 

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