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Bonomi - MARTIN COCCIOLO
Bonomi - MARTIN COCCIOLO

“Questa partita è finita da un’ora e ancora tu sei lì che mi marchi”. Sarà questa la sensazione che provano i difensori avversari quando lo affrontano. Alessandro Bonomi forse lo ha capito e proprio su instagram posta una storia utilizzando questa canzone. Da figlio d’arte a giovane talento, ecco chi è uno dei calciatori più promettenti in casa Milan

Milanista vero

Alessandro Bonomi arriva al Milan quando ha solo 9 anni. Un’educazione del tutto rossonera per lui, che cresce e sogna con questi colori e questo stemma attaccato al petto. La sua prima grande occasione arriva proprio la scorsa stagione, annata in cui inizia a fornire ottime prestazioni nel Campionato Nazionale U-17. In totale riesce a totalizzare ben 27 presenze e come se non bastasse anche i numeri dei suoi gol arrivano in doppia cifra, totalizzando 17 gol e 3 assist. Un inizio sprint, che gli garantisce questa stagione un posto in Primavera 1 con il Milan. Fino ad ora sono 9 le presenze in campionato, alle quali si devono aggiungere quelle in UEFA Youth League e in Coppa Primavera, arrivando dunque ad un totale di 14 gare giocate, 3 gol e 2 assist.

Bonomi rinnova con il Milan

Bonomi

Fantasista

Nonostante sia considerato un trequartista, la giovane promessa del Milan può ricoprire numerosi ruoli in base alle situazioni durante la partita e alle esigenze della squadra. Il suo ruolo è quello da tipico numero “10”, nonché da fantasista, ma durante i vari match lo si è visto ricoprire la posizione di ala su entrambe le fasce, o addirittura in caso di necessità quella da centrocampista centrale. Ciò che contraddistingue Bonomi è sicuramente la sua visione di gioco con e senza palla, ma anche le movenze da puro attaccante che assume durante le fasi offensive della squadra. Certamente non gli manca il rapporto con il gol.

Figlio d’arte

«Adesso è lui che insegna a me» 

queste le parole rilasciate dal padre di Alessandro, Attilio Bonomi, durante un’intervista pubblicata su “La Provincia”. Ex calciatore di Como e Pro Patria tra le tante, dopo essersi ritirato ha svolto professioni lontane dal calcio ma sono stati proprio i suoi figli, Francesco e Alessandro, a riavvicinarlo a questo mondo. 

«Sono nati che io ero già fuori dal professionismo. Me li portavo dietro, al campo: giocavano nel campetto vicino a quello dove ero in partita. Chi l’avrebbe detto…»


Ora Alessandro sta dimostrando a tutti il suo valore e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Oltre ad aver stupito suo padre, sta meravigliando tutti con le sue giocate, sperando di continuare così.
 

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