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Continua il grand tour della decima giornata di campionato, che in questo sabato fa tappa al “Fersini” di Formello per vivere le emozioni di Lazio-Torino. Due squadre in salute: i biancocelesti rincorrono da vicino il secondo posto in campionato e suonano tutt'altra musica rispetto ad una Youth League stonata; per i granata sono due i successi consecutivi e la zona playoff è un obiettivo nitido e concreto. Dopo le fasi interlocutorie, al decimo e al quindicesimo ci pensano prima Ciammaglichella e poi Dellavalle a spaventare Magro, con il montante scosso dalla testata del difensore. Nel momento in cui il Torino aveva messo le tende nella metà campo offensiva, arriva la sliding door: D'Agostini dà uno sguardo alla porta e il suo mancino si carica di veleno per la deviazione di un difensore, Bellocci può solo osservare e la Lazio è avanti. Il colpo preso raffredda i bollenti spiriti di un Torino fino a quel momento arrembante, anche se la Lazio fatica ad imporre i suoi ritmi, limitandosi ad un ordinato lavoro di schermo e ripartenza. Nella ripresa gli ospiti provano costantemente ad attaccare la densità del muro difensivo, ma sulla prima sbavatura nella copertura difensiva, Gonzalez viene mandato in porta dal pallone spartiacque di Yordanov per fare 2.0. Il finale è puro controllo per la Lazio, che si siede sul divano momentaneamente al secondo posto in classifica.

Lazio

 

DIFENSORI

Magro 6,5: le sue preghiere vengono accolte sulle occasioni di Dellavalle e Ciammaglichella. Nella ripresa piazza il miracolo sull'incornata ravvicinata di Antolini

Bedini 6,5: tanto ordine, letture difensive abbondanti e coraggio nelle ripartenze quanto basta. Questa la ricetta della sua partita.

Dutu 7: mattinata in ufficio per il centrale rumeno… ma piena di impegni imprevisti. La fase offensiva avversaria impone un livello di concentrazione elevato, non un problema per il classe 2005 che comanda il reparto e annulla Padula.

Ruggeri 6,5: roccioso, fisico, duro, ma anche pulitissimo negli interventi. Non va mai in debito di ossigeno, giocando una fase difensiva da leader.

Milani 6,5: non conosce il significato del termine “difficoltà”; mette sostanza e lucidità in ogni giocata.

 

CENTROCAMPISTI

Di Tommaso 6,5: abbina sostanza e sprazzi di talento. Equilibratore di gioco fondamentale per i biancocelesti nella doppia fase. 

Bordon 6,5: si propone in impostazione con ottimi tempi e buona qualità. La fase di interdizione è il suo terreno da battaglia, la nota più alta nel suo repertorio.

Napolitano 6,5: parte fortissimo, cercando la verticalità e confezionando l'assist per il vantaggio di D'Agostini. Ha una generosità infinita, che a volte lo manda fuori giri ma è essenziale per il suo modo di tenere il campo. Dal 45' Yordanov 6,5: impatto decisamente determinante. Pallone affetta-difesa che manda Gonzalez a tu per tu col portiere a firmare il 2-0; nei restanti minuti, tanta qualità.

 

ATTACCANTI

Sana Fernandes 6: non è esattamente la sua partita dal punto di vista fisico. Arriva però qualche guizzo isolato: al quarantesimo, quando semina il panico e apre il compasso sul secondo palo, trovando l'ottima risposta di Bellocci; si ripete al decimo della ripresa, con una splendida incursione in area su cui non arriva il raddoppio per inerzie. Dall'85' Nazzaro S.V.

Gonzalez 7: accende la spia della creatività nei secondi 45. Fa ottimo raccordo con la difesa, proteggendo il pallone e cercando qualche soluzione personale. Si getta a fari spenti in area e mette la firma sul quadro d'autore, quello del 2-0. Dal 91' Sulejmani S.V.

D'Agostini 7: mancino carico di effetto, complice una deviazione, l'epilogo racconta del suo terzo timbro in campionato. Nel momento di massima sofferenza per i suoi, risponde presente e spariglia le carte. Dal 73' Cappelli S.V.

Lazio

 

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