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Foto: Martin Cocciolo
Foto: Martin Cocciolo

Martinelli 6: impegnato con più frequenza nella ripresa, non si scompone e cala buoni riflessi. 

Vigiani 7: quando si accende, si avverte qualcosa nell'area. Tanta creatività e voglia di costruirsi un ruolo da protagonista nella partita. 

Baroncelli 6: meno sicuro nei raddoppi in fascia, centralmente però trova ottime chiusure su Camarda.

Biagetti 6: viaggia ad un altro passo nel secondo tempo, dopo un primo tempo sotto ritmo. 

Vitolo 7: la definizione più calzante dell'espressione “non mollare mai”. Non lo fermano nemmeno i crampi, lui corre lo stesso e dà una grande mano nella fase di non possesso. 

Denes 6,5: dove gli altri vedono muri, lui disegna strade per trovare la porta. Pennella per i compagni trovando spesso giocate interessanti. Dal 63' Padilla 6,5: dona effervescenza ad un attacco viola che vive di momenti. Ingaggia un duello a suon di talento con Jimenez, infiammando la corsia mancina. 

Romani 6: qualche giocata fuori dal contesto della partita, ma tutto sommato la sua prestazione è solida e convincente. Dal 63' Elia 5,5: ingresso in campo con il freno a mano tirato, pochi spunti degni di nota. 

Rubino 6,5: scarabocchia nel primo tempo sull'offerta di Caprini, bravo e fortunato nella ripresa con il tap-in dal dischetto che riporta il risultato in parità. 

Braschi 6,5: venti minuti iniziali roventi, con tanti isolamenti uno contro uno e idee di gioco molto interessanti. Nella ripresa cestina due set point, uno stampato sul palo e l'altro sul viso di Bartoccioni in uscita bassa. Dal 68' Guidobaldi 5,5: il confronto con il compagno è impietoso. Si muove con troppa prevedibilità, non riuscendo ad allentare la tensione sui difensori o a far salire il baricentro della squadra. 

Caprini 6: regala sprazzi di grande qualità e manda in porta Rubino, murato da Bartoccioni. In debito di ossigeno nel finale.

Harder 6: sfortuna nera per il 44, che a ridosso della prima mezz'ora deve abbandonare il campo per un problema fisico. Dal 32' Gudelevicius 6: sostanza, ma anche tanto altro. Buona l'interpretazione del ruolo, a metà tra l'incursore e il geometra, per dettare tempi e spazi della pressione alta e della proposta offensiva. 

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