x

x

Due metri d’altezza, millennials e con la “Fame” di vittoria del cantautore romano. E’ questo Lorenzo Lucca, attaccante affamato del Brescia Primavera. Nato a Moncalieri, nel torinese, il 10 settembre 2000, si innamora della “palla” in tenera età prima di arrivare nel settore giovanile del Torino, dove trascorre poco più di otto anni. Poi prestito in promozione all’Atletico Torino con gol all'esordio e il ritorno di fiamma intorno al nome di Lucca. Nella scorsa estate la chiamata del Vicenza, tra la Berretti biancorossa e l’esordio in prima squadra. Sessanta secondi di felicità per un diciassettenne che fa l’ingresso tra i professionisti contro la Sambenedettese. A seguire Renate e Albinoleffe per un totale di trentuno minuti, prima di concludere la stagione nel vicentino con undici presenze agli ordini di Zanini.

In estate il rientro alla casa granata e il prestito con diritto di riscatto al Brescia, nel Primavera 2A. Nove partite fin’ora – con la convocazione di Corini per la gara al “Rigamonti” contro il Cosenza – e sei gol con la firma d’autore sul Parma grazie ad una doppietta decisiva alla prima di ritorno nel 3-0 finale e i due gol al Venezia. Un gigante scherzoso in campo, un lavoro di contorno per i compagni che contano su un attaccante d’esperienza, vista già maturità acquisita tra le Rondinelle e gli Berici. Testa sulle spalle nonostante gli impegni pomeridiani con gli scarpini al “Centro Sportivo di Torbole”, Lucca frequenta il Liceo Scientifico Sportivo in partnership con i biancazzurri. Il colosso bresciano, con Zlatan Ibrahimovic come fonte d'ispirazione, fa dell'altezza il suo punto di forza creandosi un regno nelle palle alte.

Decisivo spalle alla porta, il ragazzo riesce con rapidità a crearsi gli spazi prima di calciare. Con la speranza di vestire presto la maglia azzurra.  L’obbiettivo adesso è chiaro, continuare la striscia positiva nella Primavera del Brescia con la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno per l’esordio con la maglia della Leonessa. Senza hobby extra-calcio: la ragazza e i vecchi amici, che Lorenzo nel tempo libero contatta, visti anche i 230 chilometri che separano Brescia al capoluogo piemontese.

"Fame, fame, fa-fa-fame / Fuori dal coro / è questo il mio lavoro". Sulle note di Jovanotti, di cui è grande appassionato, Lorenzo Lucca si impegna ogni giorno a inseguire quel sogno chiamato professionismo.
ChievoVerona, colpo per Mandelli: preso il difensore Leggero dal Torino
Juventus interessata a Mattia Zennaro del Venezia