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Lorenzo Busato è uno di quelli “che ce l'hanno fatta”. Da sempre nel settore giovanile del Venezia, il difensore della Primavera dei lagunari in questa stagione ha potuto coronare il sogno di esordire tra i grandi, facendo le prime 2 presenze in Serie B con la prima squadra di Paolo Vanoli. Il giocatore classe 2004, nativo di Mestre e capitano della Primavera, si è raccontato ai canali ufficiali del club, ripercorrendo le sue tappe nel vivaio degli arancioneroverdi. 

Dieci anni di Venezia: la storia di Busato

Busato ha parlato del suo percorso nel settore giovanile del Venezia, nel cui è approdato all'età di dieci anni. Di seguito le sue parole. 

Stadio “Penzo” di Venezia
Stadio “Penzo” di Venezia

“Nel corso della mia esperienza nelle giovanili del Venezia ci sono state stagioni molto buone. Ricordo quelle in U15 e U16 nelle quali giocavo sempre da capitano e intuivo di poter costruire un percorso professionale nel calcio. Quando ero in U17 ho fatto il ritiro con la Primavera, con ragazzi di due anni più grandi di me, e devo dire che è stato un buon punto di partenza. Fin da piccolo ero visto da tutti come un ragazzo che aveva le caratteristiche per guidare la squadra e trascinarla in campo. Credo che si possa essere un leader a prescindere dalla fascia al braccio, anche se è innegabile che, per un ragazzo nato qui come me, rappresenta un grande orgoglio essere capitano del Venezia. Nel mio percorso, rivedo un po' quello fatto da Marco Modolo. Spero di poter ripetere la sua carriera perché lui è una figura a cui mi ispiro molto e dalla quale cerco di imparare il più possibile. Ruolo? Mi definisco un difensore un po' atipico. Non ho spiccate qualità fisiche, preferisco il controllo della palla e impostare con qualità. Nelle giovanili ho giocato spesso a centrocampo e forse questo mi ha aiutato".

L'emozione dell'esordio e i sogni futuri: Busato si racconta

Busato ha parlato poi dell'esordio in Serie B con il Venezia di Vanoli, che lo ha lanciato in occasione della sfida contro l'Ascoli, lo scorso 2 dicembre 2023, allo stadio “Penzo”. 

"Uno dei momenti più belli per me è stato l’esordio al Penzo con la prima squadra. Un’emozione che aspettavo di vivere da un anno, nel quale ho lavorato duro tutti i giorni per meritarmi quell’occasione. Quando sono entrato in campo ero tranquillo perché sentivo di aver lavorato bene in precedenza, l’unica mia preoccupazione era di dover subentrare al capitano Modolo e sentivo la responsabilità di doverlo sostituire. C’era un’atmosfera incredibile, per un minuto ho pensato quasi di essere all’interno di un videogioco, è stato bellissimo. Il mio obiettivo sul campo ora è quello di giocare con regolarità con la Primavera ma anche di tornare in campo con la prima squadra, perché l’errore commesso nella mia seconda presenza contro il Sudtirol mi brucia ancora e voglio lasciare ai tifosi un altro ricordo di me. Sono entrato in una partita difficile sicuramente ma sono cose che ti segnano, anche se devo dire di aver ricevuto il sostegno immediato da parte di tutti, in particolare da mister Vanoli e da molti tifosi che mi hanno incoraggiato" ha concluso Busato.

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