x

x

La partita di ieri tra Rappresentativa di Serie D e Ladegbuwa rischia di passare alla storia. Raramente abbiamo assistito ad una partita del torneo di Viareggio in cui una squadra abbia deciso di ritirarsi dal campo prima del fischio dell'arbitro. Nel post partita, il Ladegbuwa in un lunghissimo comunicato(Leggi qua) ha rivendicato questa scelta definendola necessaria in quanto i propri giocatori siano stati ,a loro parere, vittima di episodi discriminatori. L'accusa più grande è arrivata nei confronti degli organizzatori del torneo di Viareggio definiti razzisti da parte della società nigeriana.

Nella giornata di oggi è arrivata però la risposta di Alessandro Palagi. In un comunicato, Il presidente della Cgc Viareggio ha rispedito al mittente le accuse affermando "il no al razzismo come un nostro credo quotidiano". Palagi inoltre ha voluto sottolineare l'importanza di rispettare le istituzioni calcistiche ed ha invitato ad una riflessione il Ladegbuwa reo di "sparare sulla manifestazione in maniera gratuita". Il presidente della Cgc infine ha citato due esempi positivi del calcio africano come Mavlon(approdato agli ottavi di finale) e la squadra dell'Alex Transfiguration che lo scorso anno sfiorò la vittoria in finale. 

Ecco il comunicato ufficiale di Alessandro Palagi

Il presidente del Cgc Viareggio Alessandro Palagi rispedisce perentoriamente al mittente le accuse di razzismo strisciante nella Viareggio Cup che la dirigenza della formazione nigeriana del Ladegbuwa ha manifestato espressamente al termine della partita contro la Rappresentativa Serie D. “Il no al razzismo è il nostro credo quotidiano – ha detto il massimo dirigente della società organizzatrice del torneo -. Non è solo uno slogan di facciata, lo dimostra la nostra storia. Crediamo altresì che il rispetto nei confronti delle istituzioni calcistiche sia presupposto fondamentale per il buon andamento delle partite di calcio e della manifestazione. Ribadisco che in campo certi comportamenti non sono giustificabili in nessun modo. Ritengo quindi che ci debba essere una profonda riflessione da parte di chi ha voluto “sparare” sulla manifestazione in maniera gratuita”.

Palagi ha anche ricordato due aspetti molto importanti: “Un’altra formazione nigeriana, il Mavlon, che prende parte al torneo, è approdata con merito agli ottavi di finale e un anno fa, sempre una squadra proveniente dalla Nigeria, l’Alex Transfiguration, con la forza del calcio giocato e con un comportamento irreprensibile dentro e fuori dal campo raggiunse con pieno merito la finale, perdendo con il Sassuolo solo ai calci di rigore, Non solo: due giocatori dell’Alex Transfiguration sono stati premiati quale migliore giocatore del torneo, trofeo “Golden Boy”, e migliore difensore, trofeo ‘Mauro Bellugi'”.

 

Roma, Pisilli e una storia d'amore a tinte giallorosse
Lecce, il ds Corvino e la Primavera 'straniera': "I giovani italiani costano troppo, devo battere mercati alternativi"