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Martinelli 6,5: mangia il campo in avanti e, con l'uscita bassa, mette il lucchetto alla porta sul destro di De Benedetti. Il classe 2006 non arresta la sua corsa, continuando a mostrare segnali di crescita ogni volta che indossa i guanti. A pochi centimetri dal traguardo finale infatti, arriva la parata che inchioda il risultato, con una leggerezza e una pulizia nell'intervento mostruose.

Lucchesi 6: sbanda terribilmente nel primo tempo, entra finalmente in partita nei secondi 45, dove torna in versione campionato. All'89' mette a rischio la sua incolumità per schermare il sinistro di De Benedetti, prendendo una pallonata in pieno volto che lo destabilizza, ma non lo butta giù.

Biagetti 5,5: dopo un avvio col freno a mano tirato, torna in acque calme nella parte centrale. Nell'ultimo terzo di gara riaffiorano gli incubi, la confusione governa la sua mente e gli fa perdere efficacia. Dall'81' Comuzzo S.V.

Amatucci 8: la tenaglia del centrocampo genoano lo costringe a reinterpretare la sua partita, dirottandolo in una zona di campo diversa, dove comunque non fa mancare la sua qualità e, soprattutto, trova la chiave per aprire il match. Prima colpisce in prima persona, poi con un velo alla Guti, con gli occhi dietro la schiena, sente l'inserimento di Krastev e gli spalanca la porta per il 3-0.

Di Stefano 6: per cercare palloni giocabili viene rimbalzato fino al cerchio di centrocampo. Perde lo spunto e l'efficacia nel dribbling, ma la squadra guadagna un opzione in più per risalire il campo e attaccare le linee organizzate degli avversari. Dall'88' Vitolo S.V.

Berti 6,5: è perfetto nel farsi trovare sempre al posto giusto, nel momento giusto. Chiedere alla difesa del Genoa, che se lo dimentica in marcatura per qualche istante e se lo ritrova in area, a mettere il fiocco all'assist per Krastev. Dal 71' Nardi S.V.

Favasuli 6,5: cancella Fini a livello offensivo, facendogli calpestare inutilmente la linea di fondo. Dall'82' Biagetti S.V.

Krastev 6,5: prestazione a due facce: nella prima frazione entra in un tunnel buio e perde fiducia nella fase di impostazione. Viene costantemente battezzato dalla fase di non possesso del Genoa, diventando un bersaglio mobile a cui poter lasciare il pallone nella prima costruzione. Nella ripresa trova il match point, su velo geniale di Amatucci; da quel momento prende consapevolezza e si gasa.

Toci 6,5: costretto dal tono fisico della partita a mettersi l'elmetto e fare sportellate, ma anche in questa versione inedita è straordinariamente concreto nelle sponde e nell'aprire il campo per l'inserimento dei centrocampisti. Dall'88' Sene S.V.

Kayode 7,5: ha le ali ai piedi, ma anche un bel V8 sotto al cofano. Brucia il prato di Sesto Fiorentino sulla corsia di destra, affondando anche il morso per uccidere la partita con un sinistro folgorante, che si spegne all'incrocio.

Harder 6,5: lo raddoppiano, a volte lo triplicano, ma la parola difficoltà non lo sfiora nemmeno. Si mette in gestione a velocità di crociera, ma quando accelera è fondamentale per far salire il regime tecnico della squadra. 

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