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Sotto la lente di ingrandimento oggi arriva il Vicenza, autore di un sontuoso 4-1 contro il Chievo Verona nella sfida valevole per la 15° giornata del Primavera 2A. Grazie alla collaborazione tra MondoPrimavera e SportAnalisi e alla piattaforma Instat è stato possibile risalire a ogni dettaglio della partita e di ogni singolo giocatore. Di seguito la nostra dettagliata analisi dei biancorossi con tutti i dati principali del match.

IL MODULO

Nella partita contro il Chievo Verona mister Lorenzo Simeoni schiera in campo un 4-4-2 a rombo, che in fase d’impostazione diventa un 3-5-1-1 con Talarico che si abbassa a fare il terzo di difesa e Busatto la seconda punta a supporto di Mancini. In fase difensiva si torna al modulo di partenza, con le mezz’ali Cester e Tronchin che aiutano molto i due terzini e Talarico si schiaccia sui difensori centrali.

 

FASE DI COSTRUZIONE

Nonostante la voce possesso palla riporta solo il 40%, i veneti hanno costruito l’azione spesso in maniera verticale. A dimostrazione di ciò basti guardare il dato che riporta la durata in secondi delle azioni del Vicenza: l’80% delle volte il possesso non è andato mai oltre i 20 secondi. Il portiere ha giocato spessissimo con i difensori centrali lanciando in avanti poco e niente, e dai due stopper è partita poi la fase di costruzione dell’azione. Nel caso in cui la sfera era in gestione di Barea, quasi in automatico l’azione veniva impostata con un lancio sulle punte e sul successivo attacco della seconda palla. Nell’altra situazione il pallone veniva affidato ai piedi di Fantoni (6) e il gioco era prevalentemente sviluppato sulla fascia sinistra, serviti spesso Sandon (3) e Cester (10), oltre al mediano Talarico (4). A fine partita i passaggi portati a termine saranno 307, con una percentuale di riuscita dell’81%. Fanno parte di questi anche i 5 passaggi chiave che hanno portato ai 4 gol finali. 

 

FASE D’ATTACCO

La fase d’attacco del Vicenza ha funzionato magnificamente. I biancorossi sono arrivati alla conclusione 13 volte in totale, centrando in 6 occasioni lo specchio della porta. Sono andati a segno ben 4 volte, 3 con Mancini e 1 con Cester. L’autore della tripletta ha concluso il match con un xG (Expected Goals) di 0.91, infatti oltre ai gol ha creato scompiglio nella difesa avversaria con ben 10 azioni totali in area.

Gli uomini di mister Simeoni hanno costruito le azioni pericolose quasi sempre dalle fasce, sfruttando le superiorità numeriche portate dai due terzini in fase di spinta (10/11 gli attacchi dagli esterni). In foto 3 dei 4 gol.

Il pressing offensivo non ha avuto molto successo, è andato a buon fine solo 11 volte con un valore percentuale del 31%. Infatti, in vantaggio 2-0 ad inizio secondo tempo, i veneti hanno lasciato il pallino del gioco in mano agli avversari, attendendo l’impostazione dei veronesi.

 

FASE DIFENSIVA

Determinanti sono state le pochissime palle perse nella propria metà campo: molto attenti tutti e undici gli interpreti sotto questo punto di vista, ad eccezione della svista difensiva sull’unico gol del Chievo. I duelli difensivi hanno avuto successo nel 62% dei casi, meno quelli aerei, che hanno visto vincitori i biancorossi solo il 26% delle volte. Per quanto riguarda i singoli da segnalare un Cariolato sugli scudi che raggiunge l’80% di duelli vinti, con 10 palloni recuperati (sui 52 totali) e il 75% di contrasti riusciti nei novanta minuti. Bene anche Talarico e la mezz’ala Cester per quanto riguarda i duelli, entrambi sopra il 50%. La solidità difensiva del Vicenza è passata anche dai palloni rubati, con una statistica superiore al 50% in tutte le zone del campo.

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