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Buyla Sampdoria. Foto: Martina Cutrona
Buyla Sampdoria. Foto: Martina Cutrona

La 10^ Giornata del Campionato Primavera apre il sipario a Monza, dove i brianzoli ospitano la Sampdoria di Sassarini. Dopo un quarto d'ora interlocutorio, nel quale l'imperativo è non sbagliare, la partita si sbottona con la discesa di Marras e il tap-in di Antunovic, a seguito dell'ingenuità di Dacourt in fase di costruzione. Blucerchiati subito combattivi dopo il colpo preso, con Leonardi e Conti che spaventano Mazza e fanno suonare la traversa a ridosso del ventesimo. Match intenso e corposo sul piano fisico, gli ospiti prendono le contromisure ad una partenza ad alti regimi dei brianzoli e si presentano con più continuità negli ultimi trenta metri. Nella ripresa però, le sostituzioni entrano con poca convinzione e il nervosismo chiude i conti: Berretta fredda dai venticinque metri Scardigno, Leonardi perde la testa nel finale e prende un doppio cartellino pesante nell'economia del campionato, non solo di questa partita. Blucerchiati che ora dovranno rinunciare al proprio top scorer e dovranno leccarsi le ferite più velocemente possibile. Clicca qui per la cronaca testuale del match.

Sampdoria

DIFENSORI

Scardigno 5,5: bucato al ventesimo dalla girata imprendibile di Antunovic, nella ripresa lo fulmina la pennellata di Berretta. 90 minuti di buona qualità nel palleggio, pesano però i due gol subito su altrettanti tentativi nello specchio.

Porzi 6: tanta sfortuna per lui, proprio nel momento in cui stava trovando confidenza con i ritmi della partita, arriva l'infortunio. Dal 38' Langella 6: lavora con atletismo nelle discese sulla fascia, arriva a centimetri dalla giocata risolutiva al tramonto dei primi 45 minuti. 

Buyla 5,5: doveva essere il pomeriggio della consacrazione dopo l'esordio in Coppa Italia con la prima squadra, eppure la trama della partita ha altri piani per lui. Sul piano fisico è fuori scala, soffre però sui continui attacchi alla profondità degli avanti brianzoli. Dal 45' D'Amore 5,5: la staffetta con Buyla non funziona, il classe 2006 perde fiducia e riferimenti.

Uberti 5,5: rivedibile la marcatura su Antunovic al momento del gol; pomeriggio generalmente di sofferenza.

Porcù 6: Marras è incontenibile e lo manda costantemente fuori giri. Meglio nella tenuta quando viene dirottato sulla catena di destra, dopo il forfait di Porzi; Conti gli consegna fascia e responsabilità al 57', lui risponde con presenza e lotta nel finale. 

 

CENTROCAMPISTI

Conti 6,5: da leader, si toglie di dosso la coltre fatta di insicurezze e comincia a macinare gioco. Manca il cinismo nell'inserimento a fari spenti dopo la conclusione di Leonardi, con la traversa che suona come una dichiarazione di intenti. Dal 57' Alesi 5,5: entrato per dare una sterzata decisa al match, ma il suo impatto è inconsistente e con pochi spunti offensivi.

Valisena 6,5: aiuta una retroguardia che sbanda sui movimenti imprevedibili di Fernandes. Primo tempo sapiente, in entrambe le fasi imprime il suo marchio. Equilibrio e fluidità nella gestione dei tempi sono il suo mantra.

 

ATTACCANTI

Chilafi 5: pochi argomenti in un primo tempo scarno. Viaggia sulla stessa lunghezza d'onda nella ripresa, senza 

Dacourt 5: una sua incertezza produce l'incipit al gol del vantaggio avversario. Tanta voglia di incidere che spesso diventa quasi frenesia alimentare; manca precisione e lucidità anche in zona gol, ne è l'esempio l'occasionissima cestinata al decimo della ripresa, a porta completamente sguarnita. Dal 72' Ntanda S.V.

Lemina 6: scalda i motori dopo la falsa partenza nei primi venti minuti, poi è una gioia per gli occhi. Frequenza di passo da togliere il fiato e dribbling bruciante, stona in questo senso la sua uscita dal campo molto anticipata. Dal 57' Pozzato 5,5: ingresso in campo con poca convinzione, encefalogramma piatto anche in un finale dove servirebbe fuoco e decisione.

Leonardi 5: rimane nelle periferie della partita nei primi 45 minuti, incatenato da un sistema difensivo che lo limita e non gli concede spazi di manovra. Nella ripresa, subentra il peggior nemico di un calciatore, la frustrazione; l'espulsione per somma di ammonizioni è un'ingenuità che gli costerà qualche turno forzato ai box.

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