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Storie di Primavera

Pirisi

Calcio giovanile, mercato e giovani per il futuro, queste sono alcune delle tematiche che in questo periodo stiamo cercando di capire per quanto riguarda il Campionato Primavera. Con la sospensione dovuta al Covi-19 aleggiano tanti dubbi in merito a come e quando ripartirà il calcio giovanile e soprattutto come sarà il mercato in questo periodo. Di questi temi abbiamo voluto parlare con l'Avvocato Filippo Pirisi, sardo e che segue molto da vicino Cagliari e tanti ragazzi che sono ed erano in Primavera. Ecco le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni: 

Situazione Primavera, come e quando pensi possa riprendere?
 
"Purtroppo penso che oramai ci si debba già concentrare sulla prossima stagione, anche se è un vero peccato chiudere l'anno senza un vincitore e sarebbe stato bello, e forse anche giusto nel rispetto prima di tutto dei ragazzi, trovare un formula adatta per addivenire comunque ad un esito definitivo, sia in cima che in coda alla classifica".
 
In questa situazione come cambia il mercato? Soprattutto a livello giovanile…
 
"Sarà sicuramente un calciomercato anomalo, sia per le tempistiche dovute all'estensione dei termini di efficacia dei tesseramenti e dei contratti, sia alla luce di quelle che potrebbero essere le riforme dei Campionati. Purtroppo, in questa fase, salvo che per i veri giocatori top, si naviga a vista. La speranza è che, soprattutto in un momento storico come quello attuale e con i tanto decantati cambiamenti in vista, diversi giovani possano avere la possibilità di mettersi in mostra in prima squadra, magari anche grazie al calendario contingentato di serie A e B, così da guadagnarsi delle posizioni di maggiore prestigio anche in chiave mercato. In Italia, purtroppo, anche se si sta provando ad invertire la rotta, è sempre difficile avere il coraggio di lanciare i giovani sebbene in certi casi siano certamente pronti, come ad esempio nei casi di Mulattieri, Schirò e Pirola dell'Inter, Bianchi del Genoa, Colley e Guth dell'Atalanta, Senè e Fagioli della Juve, Biandà e Tall della Roma e così via...".
 
Ottima stagione della Primavera del Cagliari, dove pensi sarebbe potuta arrivare se si fosse terminata la stagione in modo regolare?
 
"L'Atalanta è una squadra mostruosa, questo è innegabile e certamente era e sarebbe rimasta la favorita per il titolo. E' però innegabile che il Cagliari stesse facendo un campionato pazzesco, merito di mister Canzi e dei ragazzi che sono scesi in campo. L'ossatura centrale Boccia/Carboni-Ladinetti-Gagliano è davvero di primissimo piano e sono tutti ragazzi che diranno la loro anche più avanti nei prossimi anni. Probabilmente alla lunga la panchina, per quel livello, sarebbe stata un po' corta e qualitativamente forse non al livello di altre squadre, ma è innegabile che abbiano scritto una pagina di storia più unica che rara. Riscontro peraltro giusto per una Società che, negli ultimi anni, grazie a Pierluigi Carta, Daniele Conti e Martino Melis ha dimostrato di lavorare alla grande come dimostra la crescita di tanti altri giovani del settore giovanile che hanno fatto la differenza nelle loro categorie, come Masala, Palomba, Arba, Pintus, Manunta, D'Aniello, Schirru, o andando in prestito in serie D come Spanu, Piga, Pici o Pinna".
 
A Cagliari uno dei ragazzi che sta facendo meglio è Ladinetti, tuo assistito: il calcio giovanile per lui è arrivato al capolinea, ha doti per poter intraprendere un percorso tra i grandi. Puoi dirci qualcosa sul suo futuro e se è già arrivato al Cagliari qualche interessamento?
 
"Riccardo è certamente l'uomo copertina della squadra e lo è per meriti, umani oltre che sportivi. Ha raggiunto una maturità pazzesca, caratteriale e tattica, che ormai gli viene riconosciuta da tutti ed ai massimi livelli, in Italia e fuori e, secondo me aspetto importantissimo, dai compagni ed anche dagli avversari. Dispiace solo che non abbia ancora ricevuto la chiamata della Nazionale, ma sono certo che anche quel traguardo non tarderà molto ad arrivare. Non è infatti un caso che il Presidente Giulini, grande esperto di giovani, lo abbia soprannominato il "nuovo Conti". Personalmente penso che già l'estate scorsa fosse pronto per il definitivo salto con i grandi ed anche se, per un motivo o per l'altro, quello step ancora non è arrivato, non tarderà a presentarsi e lui dovrà essere bravo a farsi trovare pronto perché, come ci diciamo sempre, la salita è solo all'inizio. Sarei bugiardo a dire che le chiamate non stiano arrivando, ed anche importanti...ma ad oggi è prematuro parlarne ed a tempo debito ci confronteremo in Società con la solita reciproca trasparenza, rispetto e serenità e sceglieremo insieme se per lui sia meglio andare in prestito o continuare il percorso con la prima squadra".
 
Tra gli altri ragazzi che segui c’è anche Riccardo Doratiotto, lo scorso anno in Primavera uno dei migliori tra i sardi e che aveva anche trovato l’esordio in A. Quest’anno ad Olbia un buona stagione, ma nelle ultime settimane era stato fermato da un infortunio che ne sta un po' bloccando la crescita. Potrebbe essere un’opzione il restare ad Olbia anche il prossimo anno?
 
"Purtroppo è vero che l'infortunio lo ha penalizzato proprio sul più bello, quando oramai stava trovando continuità, ma è innegabile che la partenza sia stata ottima e questo non si può dimenticare. Come non si può dimenticare quanto bene abbia fatto in Primavera nelle due stagioni precedenti. Il suo contratto è ancora lungo e vedremo, insieme alla Società, come orientarci in un mercato che darà certamente diverse opzioni. Il ragazzo ha i suoi estimatori, com'è giusto che sia, ma anche in questo caso ogni discorso è prematuro ed ogni decisione verrà presa serenamente insieme alla Società, che è ben conscia del suo valore e che ha sempre dimostrato attenzione e sensibilità".
 
Se il Cagliari è stata una sorpresa in positivo, certamente in parte negativa, rispetto al solito, è stata la stagione del Torino primavera, in cui giocano altri due tuoi assistiti, Cancellieri e Kouadio.
 
"Io sono convinto che il Torino abbia un'ottima squadra, composta da ragazzi di talento e dal sicuro avvenire. Purtroppo una stagione storta può capitare ma questo non potrà incidere sul loro valore. Christ, come tanti suoi compagni della leva 2000, ha avuto un po' di difficoltà all'inizio perché era particolarmente complesso gestire le turnazioni dei fuori quota, ma da quando la situazione si è risolta, ad inizio novembre, non è più uscito dal campo ed è sempre stato uno dei migliori. C'è già un'intesa di massima sul futuro ma aspetteremo di sederci al tavolo con il nuovo DS Vagnati, conoscitore del calcio giovanile d'eccellenza, ed insieme vedremo che fare. Damiano, invece, è arrivato a fine gennaio e non ha praticamente avuto neanche il tempo di ambientarsi che c'è stato il blocco. Per fortuna, però, nel frattempo, ha comunque avuto modo di far vedere ciò di cui è capace, andando peraltro a coprire un ruolo, ed una leva, molto ricercata sul mercato. Anche nel suo caso, appena sarà possibile, ci siederemo al tavolo e capiremo la soluzione migliore per la sua crescita".
 
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