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Ngana
Ngana

Dopo la brusca e inattesa frenata contro l'Atalanta, la Juventus di Montero torna in campo a Bogliasco per gonfiare di nuovo il petto e rialzare la testa. La Sampdoria non è avversario scontato per la Vecchia Signora, perché la situazione di classifica non sorride ai blucerchiati desiderosi di raddrizzare un inizio di stagione da comprimari. Il primo tempo è l'esempio lampante di come la mattinata ligure possa diventare una passeggiata tra le mine: basta una sbandata difensiva e una colossale ingenuità di Bassino per mandare dal dischetto Polli; l'esito è presto detto, piattone aperto e 1-0 Doria. La ripresa però assume i contorni di una disfatta: la squadra ha l'encefalogramma piatto e la razione non arriva mai. La Samp arriva con estrema facilità negli ultimi metri e fredda Fuscaldo in altre tre occasioni: prima Conti con un golazo da fuori, poi D'Amore con lo scippo e il gol da bomber consumato, infine Lemina in pieno recupero con deviazione. Insomma, se la prima frazione aveva dato qualche indicazione preoccupante, la seconda parte restituisce a Montero una squadra troppo instabile a livello mentale. Adesso la rincorsa verso i playoff si fa più dura, con il tecnico uruguagio alle prese con un attacco arido e una difesa porosa come una spugna, incapace di assorbire gli attacchi avversari. Il finale recita 4 a 0 per la Sampdoria. 

Juventus Primavera

Difensori

Fuscaldo 6: sul calcio di rigore non può nulla. Quello che possiamo fare noi sul riflesso impressionante calato poco dopo su Alesi, invece, è stropicciare gli occhi. Nonostante i quattro palloni raccolti dalla rete, conferma il talento tra i pali e l'istinto nelle parate.

Firman 6: si disunisce subito dopo il secondo gol. Fino a quel momento aveva firmato una partita propositiva nella costruzione offensiva, meno puntuale invece in copertura.

Domanico 5,5: partecipa al festival dell'errore con Bassino. Troppa confusione nella lettura dei movimenti avversari, in ritardo nella scelta dell'intervento.

Bassino 5: si macchia di un errore capitale che spiana la strada al dominio doriano. L'ingenuità che regala il rigore però è solo la punta dell'iceberg, in un pomeriggio da cancellare dal calendario.

Centrocampisti

Turco 5: partita dalla consistenza di un ectoplasma. Pochi i palloni toccati, tanta la confusione alla ricerca disperata di un ruolo da interpretare. Dal 63' Grelaud 6,5: unica nota positiva arrivata dai subentrati. Ci mette grinta e rapidità sul primo passo, ma predica nel deserto.

Ngana 6,5: per quarantacinque minuti tiene in linea di galleggiamento un centrocampo che cominciava a scricchiolare. Nella ripresa cala e, con lui, affonda tutta la mediana.

Savio 5,5: perde costantemente il duello sulla fascia. L'evoluzione della partita lo costringe ad applicarsi di più in una fase difensiva distratta.

Florea 5,5: troppa confusione e frenesia nella gestione del possesso, in debito di ossigeno sulla transizione blucerchiata. Dal 63' Crapisto 5,5: la Juventus non perde per colpa sua, ma ha delle responsabilità giganti sullo 0-3, regalato proprio da una sua dormita al limite dell'area.

Ripani 6: anche lui per un tempo solo. Velenoso su calcio piazzato e con un mancino che sibila sul palo lontano. La partita però dura novanta minuti e anche il capitano sembra non essere mai entrato in campo nella ripresa. Dal 69' Mazur 5,5: sembra perfino ingeneroso esprimere un giudizio su di lui. Entra a risultato già compromesso, ma sparisce quasi subito dal campo.

Ripani Juventus Primavera
Ripani Juventus MARTINA CUTRONA

ATTACCANTI

Pugno 5,5: tanti minuti spesi alla ricerca di palloni giocabili, con esito quasi sempre negativo. Mattinata da dimenticare per il classe 2006. Dal 56' Scienza 5,5: sulla stessa lunghezza d'onda del compagno. Impatto quasi nullo sul match.

Vacca 6: prestazione in calando. Parte con degli acuti interessanti, con il dribbling nello stretto a creare scompiglio. Nei secondi 45 non entra mai in partita, eclissandosi in un contesto che non lo aiuta a riattaccare la spina. 

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